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04/11/2016

L’EDICOLA DEI CONSULENTI DEL LAVORO 74/11/2016
A cura della FONDAZIONE STUDI
 
A Voi tutti un ottimo di tutto
Il Presidente Regionale
Anna Maria Granata

 

Lavoro
di Maila Sirci
In data 19/10/2016 Confcommercio Imprese per l’Italia e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil hanno sottoscritto un accordo al fine di regolare la materia dell’apprendistato.
di Rossella Schiavone
La Legge n. 92/2012 ha previsto, tra le altre cose, un incentivo per l’assunzione di donne di qualsiasi età, con una professione ed in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato pubblicato il Decreto Interministeriale 27 ottobre 2016 che individua i settori e le professioni che, per il 2017, sono caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna.
Sulla base di tale Decreto i datori di lavoro potranno fruire, per il prossimo anno, di una riduzione dei contributi a loro carico del 50% se assumeranno donne, prive di impiego da almeno sei mesi, nei settori e per le professioni ivi elencate.
In caso di assunzione a tempo indeterminato l’agevolazione spetterà per diciotto mesi, se, invece, l’assunzione sarà a tempo determinato, l’agevolazione spetterà fino a dodici mesi.
Si ricorda, inoltre, che sono agevolate anche le trasformazioni a tempo indeterminato per complessivi diciotto mesi.
di Rossella Schiavone
Il D.I. 6 ottobre 2011 ha stabilito oneri per il rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiorno pari a:
  • 80 euro per i permessi di soggiorno di durata superiore a tre mesi ed inferiore o pari ad un anno;
  • 100 euro per i permessi di soggiorno di durata superiore ad un anno ed inferiore o pari a due anni;
  • 200 euro per i permessi di soggiorno CE per i soggiornanti di lungo periodo.
Il TAR del Lazio, con sentenza n. 6095/2016, ha annullato il suddetto Decreto Interministeriale ma il Consiglio di Stato, con Decreto presidenziale n. 3903/2016, in accoglimento di istanza cautelare, ha sospeso l’esecutività di tale sentenza a seguito del ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’Interno e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
A seguito della pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato, Sezione Terza, n. 7047/2016 REG.RIC., che si è definitivamente pronunciato sull’appello proposto, il Ministero dell’Interno, con circolare prot. n. 43699 del 26 ottobre 2016, ha disposto che gli stranieri interessati al rilascio ed al rinnovo del permesso di soggiorno non dovranno assolvere al pagamento degli importi previsti dall’articolo 5, comma 2 ter, del TUI, fermo restando l’obbligo del versamento relativo al costo del pse.
Specifica, a tal proposito, la circolare ministeriale che tutte le istanze, comprese quelle giacenti in fase istruttoria o in attesa di consegna del titolo, dovranno essere portate a compimento prive del citato contributo.

 

Professionisti
di Gioia Lupoi
Il Ddl Jobs act per gli autonomi ha ottenuto l'ok al Senato.
“È stato approvato un testo moderno e adatto alle esigenze attuali. Si rende il lavoro autonomo una valida alternativa al lavoro subordinato, portando così a termine il percorso del Jobs act”, queste le parole di Marina Calderone, presidente del Cup e del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro.
Il testo approdato alla Camera contiene anche la piena deducibilità delle spese per:
  • l’iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale, con tetto annuo di 10mila euro;
  • convegni e congressi, con l’esclusione delle spese di viaggio e di soggiorno;
  • servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto-imprenditorialità, con un tetto annuo di 5mila euro;
  • la polizza a garanzia contro il mancato pagamento delle parcelle.
Tutele
Sono previste per professionisti e autonomi in caso maternità indennità anche se si continua a lavorare, dunque l’astensione non è obbligatoria.
I congedi parentali degli iscritti alla gestione separata Inps sono incrementati a 6 mesi entro i primi tre anni di vita del bambino.
Malattia o infortunio: su richiesta dell’interessato si potrà sospendere la prestazione.
Lavoro agile anche per gli autonomi. Nel rapporto di lavoro subordinato è possibile impiego delle tecnologie digitali nell’ambito di forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro.
Novità anche per l'accesso ai bandi di gara: i liberi professionisti potranno aggregarsi in reti, consorzi o forme associate anche temporanee.

 

Diritto Fisco
di Eleonora Pergolari
Alla Sezione tributaria civile della Corte di cassazione è stato chiesto se l’espressione “acquisto dell’unità immobiliare” di cui all’articolo 13 bis, primo comma, lettera b) del DPR n. 917/1986 ricomprenda l’acquisto non solo della proprietà immobiliare, ma anche di altri diritti reali relativi all’immobile.
L’articolo richiamato è quello secondo cui dall’imposta Irpef possa essere detratto un importo pari al 19 per cento degli oneri sostenuti dal contribuente per interessi passivi e relativi oneri accessori dipendenti da mutui garantiti da ipoteca, su immobili contratti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto stesso.
Diritti reali che soddisfano esigenze abitative 
Orbene, secondo i giudici di legittimità, le interpretazioni sia sistematica che secondo ratio legis della disposizione in oggetto inducono a ritenere che il riferimento “all’acquisto dell’unità immobiliare”, rapportato all’esigenza dell’abitazione, non possa che indicare un acquisto di un diritto reale, quale che sia – compreso, quindi, l’usufrutto, l’uso, l’abitazione – in grado, per il suo modo di essere, di soddisfare l’esigenza dell’uomo all’abitazione.
E’ quanto si legge nel testo della sentenza n. 22191 del 3 novembre 2016, pronunciata dalla Suprema corte nell’ambito di una controversia in cui un soggetto aveva acquistato la nuda proprietà di un immobile ed aveva costituito un diritto di usufrutto vitalizio sullo stesso bene a favore del convivente, il quale aveva acceso un mutuo ipotecario i cui interessi passivi erano stati oggetto delle controversia.
Nella specie, è stato ritenuto che la Commissione tributaria regionale che si era pronunciata nel merito della vicenda, avesse errato nel ritenere che il beneficio sopra riferito fosse stabilito dalla legge solo per il caso dell’acquisto, e quindi solo a favore del titolare del diritto di proprietà sull’immobile, al quale non poteva essere assimilato il titolare di un diritto di usufrutto o di altro diritto reale di godimento.
 

 

Lavoro Diritto
di Rossella Schiavone
Nella Gazzetta Ufficiale n. 257 del 3 novembre 2016 è stata pubblicata la Legge n. 199 del 29 ottobre 2016, in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.
La legge entra in vigore il 4 novembre 2016 e prevede:
  • modifiche dell'articolo 603-bis c.p. e introduzione degli articoli 603-bis.1 e 603-bis.2 c.p.;
  • norme relative al controllo giudiziario dell'azienda e rimozione delle condizioni di sfruttamento;
  • modifiche all'articolo 380 c.p.p.;
  • modifiche all'articolo 12-sexies, D.L. n. 306/1992, in materia di confisca;
  • modifiche all'articolo 25-quinquies, D.Lgs. n. 231/2001, in materia di responsabilità degli enti;
  • modifiche all'articolo 12 , Legge n. 228/2003, in materia di Fondo per le misure antitratta;
  • modifiche all'articolo 6, D.L. n. 91/2014, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 116/2014, in materia di Rete del lavoro agricolo di qualità;
  • disposizioni per il supporto dei lavoratori che svolgono attività lavorativa stagionale di raccolta dei prodotti agricoli;
  • norme in materia di riallineamento retributivo nel settore agricolo.

 

Fisco Professionisti
di Alessia Lupoi
La Liguria ha approvato, con deliberazione del 28 ottobre 2016, il bando sugli aiuti per gli investimenti in macchinari e di accompagnamento dei processi di riorganizzazione aziendale a valere sul Por Fesr 2014-2020. Vale 40 milioni di euro e sostiene la ripresa degli investimenti produttivi connessi ai percorsi di consolidamento e diversificazione.
SOGGETTI INTERESSATI
Ne sono destinatari micro, piccole, medie imprese - in forma singola o associata (forma cooperativa o consortile) – e professionisti.
QUALI SETTORI
Ne sono interessati, tra gli altri, il settore agricolo, quello manifatturiero, la fornitura di energia elettrica, gas, acqua, le costruzioni, il commercio, i trasporti, le attività culturali.
MISURA DELL'INCENTIVO
L'aiuto consiste in un contributo a fondo perduto nella misura del 30% della spesa ammissibile per le micro imprese, del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese. L’importo massimo è pari a 200mila euro.
TERMINE TEMPORALE
L'ammissione al bando prevede la presentazione di un'istanza, esclusivamente online (sito www.filse.it), a partire dal 5 dicembre fino al 15 dicembre. La procedura informatica sarà disponibile nella modalità off-line dal 21 novembre 2016.

 

Fisco
di Cinzia Pichirallo
Il decreto sull’esecutività immediata delle sentenze favorevoli al contribuente sarà presto emanato. La notizia è giunta dal viceministro dell'economia, Enrico Zanetti, durante il question time di ieri presso la commissione finanze della Camera, che ha aggiunto come il decreto sia in corso di trasmissione al Consiglio di Stato per ottenere il parere obbligatorio.
Il provvedimento in questione, previsto dal decreto legislativo 156/2015, è molto atteso poichè prevede la immediata esecutività delle sentenze tributarie (di Ctp e Ctr) emesse a favore dei contribuenti, il che, in sostanza, si traduce nel fatto che saranno immediatamente liquidate le somme riferite a imposte richieste a rimborso dal contribuente o a spese di lite poste a carico dell’ufficio, senza attendere la sentenza definitiva.
Il decreto in arrivo regola anche la disciplina della presentazione di una garanzia da parte del contribuente per i rimborsi superiori a 10mila euro, diversi dalle spese di lite.
di Gioia Lupoi
Al “corrispettivo di disponibilità”, nell’ambito di un contratto di concessione per la progettazione costruzione e gestione in project financing di un presidio ospedaliero, per la parte relativa alla costruzione dell’edificio – che andrà determinata dall’azienda sulla base degli elementi desumibili dal contratto di concessione e del relativo piano economico finanziario - si applica l'aliquota Iva del 10% (prevista per la costruzione di edifici ospedalieri).
A fornire indicazioni in merito l'agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 100 del 3 novembre 2016.
Siamo nell'ambito delle operazioni condotte in project financing, ex articolo 153 del Dlgs 163/2006 (c.d. Codice dei contratti pubblici), nelle quali l'Amministrazione concede ad un soggetto la possibilità di costruire e gestire una certa infrastruttura di interesse pubblico per un dato periodo di tempo, in una prospettiva di equilibrio finanziario.
In tali contratti è prevista la corresponsione di un “corrispettivo di disponibilità” (o “canone di disponibilità”), in parte erogato alla presa in consegna anticipata delle opere o dalla data di avvenuto collaudo.
di Roberta Moscioni
Il ciclo di confronti sul Dl fiscale (n. 193/2016), tenutosi il 3 novembre dinanzi le Commissioni riunite della Camera dei deputati, si è concluso con l'audizione della direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi.
La Orlandi ha subito sottolineato come le disposizioni del Dl collegato alla manovra di finanza pubblica 2017-2019 sono di particolare interesse per l'Agenzia delle Entrate in quanto contengono oltre al potenziamento della riscossione e allo scioglimento di Equitalia, anche rilevanti misure finalizzate al recupero dell'evasione fiscale.
Recupero evasione fiscale
L'intervento della Direttrice delle Entrate si è incentrato, in particolar modo, sull'operato degli uffici fiscali, che deve essere focalizzato sulla prevenzione piuttosto che sui controlli successivi.
A tal fine, per rendere più efficienti i controlli in materia di Iva e favorire una maggiore collaborazione tra Fisco e contribuenti, gli adempimenti comunicativi, ora assolti tramite lo “spesometro integrato”, vengono sostituiti da una comunicazione trimestrale dei dati delle fatture emesse e ricevute e dei dati riepilogativi delle liquidazioni periodiche Iva. Tutto ciò senza aggravio di oneri per i contribuenti, che anzi saranno portati ad utilizzare solo dati che sono già a loro disposizione.
Ha poi sottolineato la Direttrice che per semplificare il tutto, i contribuenti saranno messi in condizione di effettuare l'invio di una sola comunicazione all'Agenzia e sarà riconosciuto un credito d'imposta a favore dei contribuenti di minori dimensioni che devono integrare i software contabili finalizzati alla predisposizione del file XML della comunciazione.
Scontro Entrate-Cndcec
Sul punto delle comunicazioni Iva trimestrali si è acceso un dibattito tra l'Agenzia delle Entrate e la categoria dei commercialisti. Questi ultimi hanno lamentato l'aggravarsi degli oneri a loro carico nel dover rispettare questo nuovo adempimento, mentre - secondo la Orlandi - si tratta di un compito che “non crea un onere particolarmente pesante” ed è fondamentale contro l’evasione Iva.
Non si è fatta attendere molto la risposta dei commercialisti, con la replica del presidente del Cndcec, Gerardo Longobardi, che ha sostenuto che: “affermare che non crei oneri particolarmente pesanti appare una dichiarazione sinceramente irrispettosa del lavoro di chi, come i commercialisti italiani, è vittima di un fisco ancor ben lungi dall’essere semplificato". Pertanto “chiudere, come sembrano fare oggi Zanetti e Orlandi, anche rispetto alla ventilata ipotesi di renderlo almeno semestrale sembra una vera e propria provocazione”.
Comunque, altre importanti semplificazioni richieste dai commercialisti, al fine di tagliare gli adempimenti a loro carico, sono in programma. Tra le misure attese c'è la norma secondo cui i prelevamenti bancari effettuati dai professionisti e non giustificati al Fisco non costituiranno più automaticamente compensi in nero. Sul fronte Iva si elevarà da 15mila a 30mila euro l’importo dei crediti da chiedere a rimborso per i quali non occorre prestare alcuna garanzia; mentre per le partite Iva inattive da tre anni arriva la chiusura d’ufficio da parte dell’Agenzia. Ipotizzato anche il ritorno dell’F24 cartaceo per i versamenti sopra i mille euro, per andare incontro ai contribuenti meno abituati alla telematica e per liberare i professionisti da adempimenti legati a versamenti irrisori.
Studi di settore
In materia di studi di settore, la Orlandi ha affermato che "sugli studi di settore serve una scelta profonda di cambiamento di passo più che di semplificazione”. La trasformazione è in atto, anche se a tal fine si richiede un insieme di norme che ridisegnino l'intero sistema degli studi.

 

Fisco Diritto
di Roberta Moscioni
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 101/E del 3 novembre 2016, rispondendo ad un'istanza di interpello si pronuncia sulla regolarità (abuso del diritto) di un’operazione di scissione, con conseguente trasformazione della beneficiaria in società semplice, e utilizzo della norma agevolativa prevista dalla legge di Stabilità n. 208/2016.
L'istante fa sapere all'Amministrazione finanziaria che a seguito della cessazione dell'attività svolta da una società in accomandita semplice, soprattutto al fine di sistemare il compendio immobiliare, si era intenzionati a mettere in atto una complessa operazione straordinaria, che si articolava, prima, in una scissione con attribuzione alla società beneficiaria degli immobili e delle attrezzature e, successivamente, in una trasformazione, della sola beneficiaria, in società semplice, attraverso l'utilizzo delle agevolazioni di cui ai commi da 115 a 120, dell’art. 1, della Legge 208/2015, "ma si ritiene che tale trasformazione non possa verificarsi stante la presenza di cospicue partecipazioni sociali".
Non c'è abuso di diritto
Richiamando i presupposti dell'abuso di diritto di cui all'art. 10-bis della Legge 212/2000, l'Agenzia delle Entrate – nella risoluzione n. 101/E/2016 – specifica che l'operazione che la società istante vuole mettere in atto – ossia la scissione della società con attribuzione alla società scissa delle partecipazioni finanziarie e attribuzione alla società beneficiaria di tutti i beni immobili con contestuale trasformazione agevolata in società semplice di quest'ultima - è del tutto in linea con le intenzioni che il Legislatore vuole perseguire e, quindi, non è in contrasto con le finalità delle norme fiscali o con i principi dell'ordinamento tributario.
La suddetta operazione di scissione non può, così, considerarsi elusiva, non essendo finalizzata al conseguimento di un indebito vantaggio fiscale e non soddisfacendo i tre presupposti specificatamente richiesti per la configurazione dell'abuso di diritto.

 
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