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20/06/2016

L’EDICOLA DEI CONSULENTI DEL LAVORO
A cura della FONDAZIONE STUDI
 A VOI TUTTI UN OTTIMO DI TUTTO
 Il Presidente Regionale
Anna Maria Granata

 

Lavoro
di Rossella Schiavone
Il Disegno di legge sulla c.d. ottava salvaguardia è stato presentato alla Camera e dovrebbe tutelare quei lavoratori che non sono riusciti a rientrare nelle sette salvaguardie fino ad ora approvate, pur avendo perso il lavoro prima del 2012.
Per l’On. Cesare Damiano – che è il primo firmatario del DDL – con questa salvaguardia si dovrebbe chiudere la ferita aperta nel 2011 con l'approvazione della Legge Fornero utilizzando i risparmi maturati sul Fondo Esodati, per cui non dovrebbero esserci ulteriori costi per lo Stato.
Secondo le stime e come dichiarato dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, dovrebbero essere circa 20 mila i lavoratori che potrebbero usufruire dell’ulteriore salvaguardia.
di Rossella Schiavone
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 137 del 14 giugno 2016, è stata pubblicata la Delibera della Commissione di vigilanza sui fondi pensione del 25 maggio 2016 di approvazione del nuovo Regolamento sulle modalità di adesione alle forme pensionistiche complementari.
Fra le novità si segnala:
  • la concentrazione di tutte le informazioni essenziali per l’adesione nella I Sezione delle “Informazioni chiave per l’aderente” che è l’unico documento da consegnare obbligatoriamente all’atto dell’adesione. La “Nota informativa” sarà da consegnare solo su richiesta e va pubblicata sul sito;
  • la diversa modalità di raccolta delle adesioni, con regole di condotta, riviste in un’ottica di maggiore chiarezza e semplificazione, che si applicano sia per la raccolta effettuata direttamente sia per il tramite di soggetti incaricati.
Ai soggetti già iscritti ad altra forma pensionistica complementare dovrà, invece, essere sottoposta anche la “Scheda dei costi” della forma pensionistica di appartenenza per consentire un raffronto con quella della forma pensionistica proposta.
Specifiche previsioni sono state previste per le adesioni c.d. silenti che comprendono anche le adesioni obbligatorie previste dalla contrattazione o da norme di legge.
Altra novità è la disciplina della raccolta delle adesioni mediante sito web, a cui sono collegate le informazioni da pubblicare sui siti e la procedura da seguire per tale modalità di collocamento.
La COVIP ha previsto, inoltre, specifiche tutele per l’interessato tra cui l’obbligo del consenso espresso all’utilizzo dello strumento telematico e la previsione del diritto di recesso – senza obbligo di specificare i motivi -da esercitarsi entro trenta giorni dall’adesione.
Si evidenzia che, come specificato nella delibera COVIP, il nuovo Regolamento entrerà in vigore il 1° aprile 2017.
di Rossella Schiavone
Le reiterate assenze del lavoratore possono configurare uno scarso rendimento idoneo a giustificare il licenziamento qualora sia provata, sulla scorta della valutazione complessiva dell'attività resa dal lavoratore stesso ed in base agli elementi dimostrati dal datore di lavoro, un’evidente violazione della diligente collaborazione dovuta dal dipendente, onde non potrebbe più configurarsi in specie alcun licenziamento discriminatorio o illecito, in considerazione del costante insegnamento di questa Corte di legittimità che nega la possibilità di qualificare come illecito o discriminatorio un licenziamento sorretto da giusta causa o da giustificato motivo.
Questo è quanto ha sentenziato la Corte di Cassazione (sent. n. 12592 del 17 giugno 2016), sostenendo, al contrario che è illegittimo in quanto discriminatorio il licenziamento inflitto al dipendente in quanto cagionevole di salute, poiché assentarsi dal lavoro per malattia costituisce l’esercizio di un diritto del lavoratore

 

Diritto
di Roberta Moscioni
Tutto pronto per l'avvio della riforma del Terzo settore. È stata pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 141 del 18 giugno 2016 la legge n. 106/2016 recante “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”.
La Legge n. 106/2016, strutturata in 12 articoli, entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione ufficiale: sarà efficace dal 3 luglio prossimo.
E' stato compiuto il primo passo di un iter che prevede, ora, l'emanazione di una serie di decreti attuativi per adempiere concretamente l'iniziativa del Governo approvata in via definitiva lo scorso 25 maggio.
Riforma a 360 gradi
La riforma del Terzo settore ha come obiettivo quello di riordinare la normativa finora vigente dell'intero comparto, muovendosi all'insegna della trasparenza e della semplificazione, oltre che alla realizzazione di un sistema di controllo rafforzato.
Si tratta di una riforma complessiva che interessa tutto ciò che rientra nel cosiddetto Terzo settore: tra le finalità perseguite dalla delega vengono specificamente enunciate quelle di procedere ad unarevisione della disciplina contenuta nel codice civile in tema di associazioni e fondazioni, volontariato, cooperative sociale nonché della disciplina in tema di impresa sociale e di servizio civile nazionale.
Secondo i dati Istat si tratta di un comparto che nel 2011 contava 300mila organizzazioni non profit, con 681mila addetti e 271mila lavoratori esterni e con un fatturato stimato intorno ai 64 miliardi (4,3% del Pil).
Consiglio nazionale del Terzo settore
Con la delega al Governo verrà ridefinito il Terzo settore e si procederà a far nascere i centri di servizio per il volontariato e il Consiglio nazionale del Terzo settore: un organismo di consultazione quest'ultimo, incaricato di stanziare, tra il 2016 e il 2017, 37,3 milioni di euro su un apposito Fondo allocato presso il ministero del Lavoro.
Il Fondo sarà destinato a sostenere le attività di interesse generale promosse da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni.
La delega prevede, inoltre, l’avvio della Fondazione Italia Sociale. Si tratta di una fondazione di diritto privato con finalità pubbliche, con una dotazione finanziaria di 1 milione di euro, che avrà il compito di sostenere, attrarre e organizzare iniziative filantropiche e strumenti innovativi di finanza sociale.
Servizio civile universale
Infine, da ricordare che la Riforma avrà come compito anche quello di disciplinare il servizio civile universale, finalizzato alla difesa non armata della patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica. Il servizio è definito universale non perchè sarà obbligatorio, ma perchè mirerà finalmente a coprire tutta la richiesta di volontariato che proviene dai ragazzi dai 18 ai 28 anni.

 

Fisco Lavoro
di Roberta Moscioni
Con la risoluzione n. 46/E del 18 giugno 2016, l'Agenzia delle Entrate istituisce una causale contributo per il recupero della contribuzione addizionale prevista in caso di accesso alle prestazioni ordinarie e della contribuzione straordinaria di finanziamento delle prestazioni integrative di prestazioni pubbliche erogate dai Fondi di solidarietà (Dlgs 148/2015 ).
Si tratta di contributi di spettanza dell'Inps, il cui servizio di riscossione, in base alla convenzione del 9 gennaio 2008 e successivi rinnovi stipulata proprio tra le Entrate e l'Istituto Nazionale Previdenza Sociale, è effettuato mediante il modello F24.
Causale contributo Inps
Per consentire il versamento dei suddetti contributi di spettanza dell'Inps, mediante modello F24, la risoluzione n. 46/E/2016, dunque, ha istituito la seguente causale:
- "RCSO" denominata "Contribuzione addizionale e straordinaria di finanziamento delle prestazioni erogate dai Fondi di solidarietà".
In sede di compilazione del modello di pagamento F24, la suddetta causale è esposta nella sezione "INPS", nel campo "causale contributo", in corrispondenza, esclusivamente, della colonna "importi a debito versati".

 
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Tasso di disparità uo

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