HOME - Newsletter

21/03/2016

L’EDICOLA DEI CONSULENTI DEL LAVORO 21/3/2016
A cura della FONDAZIONE STUDI
 
A TUTTI VOI UN OTTIMO DI TUTTO
Il Presidente Regionale
Anna Maria Granata
 
Contenuti a cura di eDotto

 

Lavoro
di Rossella Schiavone
L’INAIL ricorda che, dal 22 marzo 2016, spetta al medico certificatore o alla struttura sanitaria che presta la “prima assistenza", l'obbligo di trasmissione del certificato medico di infortunio o di malattia professionale, così come previsto dal c.d. Decreto Semplificazione (D.Lgs. n. 151/2015).
A tal fine, l’Istituto ha reso disponibile una procedura per la registrazione e la profilazione dei medici e delle strutture sanitarie per l’invio telematico dei certificati in questione.
Rammenta l’INAIL, che per l’abilitazione ai servizi online il medico o il legale rappresentante della struttura sanitaria devono inviare apposita richiesta alla sede competente per territorio, utilizzando la modulistica disponibile sul sito istituzionale al seguente indirizzo: http://www.inail.it/internet/default/Modulistica/AbilitazioneaiServizionline/index.html.
di Rossella Schiavone
Fra i compiti dell’INAIL c’è quello di garantire il diritto degli assicurati a tutte le cure necessarie al recupero dell’integrità psico-fisica anche al fine del reinserimento socio lavorativo.
A tal proposito, l’Istituto rimborsa specialità farmaceutiche limitatamente al periodo di inabilità temporanea assoluta al lavoro.
Stante quanto sopra, con circolare n. 9 del 17 marzo 2016, l’INAIL, alla luce degli approfondimenti effettuati sulla base della più recente letteratura scientifica nonché delle proposte pervenute dalle Direzioni regionali, ha fornito un nuovo e più esteso elenco di specialità farmaceutiche rimborsabili che annulla e sostituisce quello di cui alla circolare n. 30/2014.
Le nuove disposizioni si applicano, a prescindere dalla data dell’evento, alle richieste di  rimborsi per farmaci prescritti e acquistati a decorrere dal 13 novembre 2012, a oggi in istruttoria o pervenute a far data dal 17 marzo 2016.
di Rossella Schiavone
Ai sensi dell’art. 8, comma 4, Decreto Ministeriale 30 gennaio 2015, ai fini della regolarità contributiva l'interessato è tenuto ad autocertificare alla competente Direzione Territoriale del Lavoro, che ne verifica a campione la veridicità, l'inesistenza a suo carico di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi in ordine alla commissione delle violazioni di cui all'allegato A al medesimo Decreto, ovvero il decorso del periodo indicato dallo stesso allegato relativo a ciascun illecito.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con nota prot. n. 5081 del 15 marzo 2016, ha comunicato che è stato modificato il modello con cui va autocertificata la non commissione degli illeciti ostativi al rilascio del DURC.
Il nuovo modello va utilizzato anche dai datori di lavoro che dopo l’1 luglio 2015 abbiano già rilasciato per la prima volta la dichiarazione in questione, anche se restano valide sia le indicazioni in precedenza fornite dallo stesso Ministero che le dichiarazioni già rilasciate.
Nei suddetti casi, chiarisce la nota n. 5081/2016, la trasmissione del nuovo modello sostituisce il precedente e si dà per effettuata alla data del precedente invio.
di Rossella Schiavone
L’INPS e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), al fine di promuovere l’utilizzo di internet e dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione ed aumentare la consapevolezza finanziaria e previdenziale degli italiani, con comunicato stampa del 17 marzo 2016, hanno annunciato l’iniziativa “Cittadino Digitale”.
Tale iniziativa dovrebbe facilitare la diffusione di SPID, il nuovo sistema pubblico di identità digitale tra i cittadini e l’INPS e, grazie a questa collaborazione, dovrebbero arrivare, finalmente, a casa di 7milioni di lavoratori, le tanto annunciate buste arancioni contenenti la previsione della loro pensione futura.
Più nello specifico, ciò che i lavoratori riceveranno è un prospetto dell’estratto conto contributivo e la simulazione di base, nonché l’invito a richiedere SPID per accedere a tutte le ulteriori funzionalità offerte dal servizio online di simulazione della pensione.
Il comunicato del 17 marzo 2016, oltre ad annunciare l’invio della busta arancione, sottolinea, altresì, l’impegno dell’INPS a:
  • accelerare il processo di digitalizzazione dei propri servizi attraverso l'implementazione di PagoPA – il sistema unico per i pagamenti elettronici della Pubblica Amministrazione;
  • contribuire al processo di identificazione del domicilio digitale del cittadino che verrà gestito dall’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente;
  • favorire la migrazione verso le nuove identità digitali SPID degli utenti in possesso di un Pin INPS.

 

Fisco
di Roberta Moscioni
L'IFEL, al fine di completare le iniziative di formazione che sta conducendo in materia di gestione dei tributi locali, ha pubblicato il 18 marzo 2016 lo schema di Regolamento Tari, con l'obiettivo di “dare sistemazione logica ai principali elementi di esercizio dell’autonomia comunale nella regolamentazione degli aspetti più complessi del prelievo sui rifiuti”.
Il Regolamento istituisce e disciplina l'Imposta unica comunale (IUC), prevista dalla legge n. 147/2013 (art. 1, comma 639), limitatamente alla componente relativa al tributo sui rifiuti (TARI), specificando che per quanto non direttamente previsto nel Regolamento si rinvia alle disposizioni di legge vigenti.
L'IFEL nell'introduzione al Regolamento specifica, infatti, che la continua modifica di alcuni aspetti di rilievo del prelievo da parte della legislazione nazionale ha impedito finora di avere una normativa primaria stabile e ha, così, portato alla integrazione nell'ambito di tale regolamentazione di alcuni principi e regole direttamente dettati dalla legge, come soluzione utile alla regolamentazione vera e propria.
Nel documento si parte dall'analizzare il presupposto per l'applicazione della Tari, fino ad individuare i soggetti passivi della Tassa per poi proseguire con l'esaminare i vari casi di esclusione.

 

Fisco Diritto
di Eleonora Mattioli
In tema di notifica della cartella esattoriale ai sensi del D.p.r. 29 settembre 1973 n. 602 art. 26, la prova del perfezionamento del procedimento di notificazione è assolta dal notificante mediante la produzione dell’avviso di ricevimento, poiché, una volta pervenuta all'indirizzo del destinatario, la cartella esattoriale deve ritenersi a lui ritualmente consegnata, stante la presunzione di conoscenza di cui all'art. 1335 c.c., fondata sulle univoche e concludenti circostanze (integranti i requisiti di cui all'art. 2729 c.c.) della spedizione e dell’ordinaria regolarità del servizio postale. Presunzione superabile solo ove il destinatario medesimo dimostri di essersi trovato, senza colpa, nell'impossibilità di prenderne cognizione, come nel caso in cui sia fornita la prova che il plico in realtà non conteneva alcun atto al suo interno (ovvero conteneva un atto diverso da quello che si assume spedito).  
Ricevuta ricevimento fa presumere invio e conoscenza dell’atto
In altri termini, non si ritiene necessario che l’agente della riscossione dia anche la prova del contenuto del plico spedito con lettera raccomandata, dal momento che l’atto pervenuto all'indirizzo del destinatario deve ritenersi ritualmente consegnato a quest’ultimo in forza della sopra menzionata presunzione di conoscenza. Per cui la prova dell’arrivo della raccomandata fa presumere l’invio e la conoscenza dell’atto, mentre l’onere di provare che il plico eventualmente non conteneva l’atto, spetta non già al mittente, bensì al destinatario.  
E’ quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, sezione tributaria, con sentenza n. 5397 del 18 marzo 2016 respingendo le ragioni di un contribuente, il quale – a parere della Corte – non aveva fornito la prova dell’asserita assenza, all'interno della busta notificatagli, della cartella di pagamento contestata, il cui procedimento di notifica deve dunque ritenersi perfezionato. 

 

Fisco Professionisti
di Roberta Moscioni
La Legge di Stabilità 2016 riconosce il diritto ai professionisti e alle partite Iva di poter accedere ai fondi strutturali europei stanziati da Bruxelles.
Già dal 2009 i lavoratori autonomi sono stati equiparati agli imprenditori grazie ad una serie di leggi regionali.
Ora, alla luce delle nuove disposizioni normative, le Regioni stanno elaborando una serie di strumenti per consentire anche ai professionisti e alle partire Iva di accedere ai finanziamenti europei.
Si tratta, per esempio, degli aiuti pensati per inserire i praticanti negli studi professionali, degli incentivi per il coworking e la formazione continua, degli aiuti per l'avvio di attività professionali e per acquistare attrezzature Hight-tech e di misure per facilitare l'accesso al credito, grazie all'utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale.
Fondo Fse e Fser in soccorso ai professionsiti
La programmazione Fse 2014-2020 prevede un’attenzione particolare a professionisti e ai lavoratori autonomi. Tali fondi Fse sono stati stanziati appositamente per finanziare le misure formative per l’incremento delle competenze delle persone occupate.
Analogamente è stata prevista, a livello europeo, anche una politica di investimento regionale, finalizzata alla creazione di posti di lavoro, alla competitività tra imprese, alla crescita economica e allo sviluppo sostenibile in tutte le regione della Ue.
Attualmente, le Regione stanno verificando le modalità di attuazione della legge di Stabilità nei bandi finanziati attraverso il Fesr.
Al momento, sono 9 le Regioni italiane che hanno consentito l'accesso alle risorse dei primi bandi per il Fse o il Fesr, in concorrenza con le piccole e medie imprese.
Ogni Regione ha un proprio piano con priorità e tempistiche diverse. Per cercare una linea di intervento comune è attesa in settimana una riunione della commissione Affari europei della Conferenza delle Regioni, voluta anche dagli stessi professionisti. Questi ultimi infatti avvertono un'esigenza di coordinamento per facilitare il dialogo con le Regioni e non disperdere energie.
Il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, si dice pronto, a tal fine, a costruire un’agenzia dei professionisti per l’Europa, in collaborazione con l’Adepp.
Documento FNC sugli incentivi per i professionisti
Proprio le “Agevolazioni e gli incentivi per i liberi professionisti” è il tema del nuovo documento del 15 marzo 2016 pubblicato dalla Fondazione studi dei dottori commercialisti con lo scopo di informare i giovani, professionisti e tirocinanti, sulle varie agevolazioni e incentivi a cui potrebbero mirare per accrescere la loro professionalità.
Nel documento vengono così riportati i nuovi bandi pubblicati a livello nazionale e regionale a vantaggio dei liberi professionisti, oltre a quelli vecchi ancoraaperti.
Tra le opportunità per i professionisti italiani vengono illustrate anche l'utilizzo del superammortamento introdotto dalla Legge n. 208/2015 e il Selfemployment di garanzia Giovani, un fondo rotativo nazionale per finanziare iniziative di auto-impiego e di auto-imprenditorialità il cui target sono gli under-30.

 
Link

Tasso di disparità uo

Dj

...

» Leggi tutto

I contenuti di questo sito sono proprietà intellettuale riservata - 2009 ANCL SU - Powered by WSTAFF