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29/01/2016

L’EDICOLA DEI CONSULENTI DEL LAVORO
A CURA DELLA FONDAZIONE STUDI
 
A VOI TUTTI UN OTTIMO DI TUTTO
Il Presidente Regionale
Anna maria Granata
Contenuti a cura di eDotto

 

Lavoro
di Rossella Schiavone
L’INPS ha reso disponibile il modello “AP45 LFPF” da utilizzare per la richiesta dei benefici relativi allo svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti (c.d. lavori usuranti), nel caso in cui i requisiti agevolati per l’accesso al trattamento pensionistico vengano perfezionati dall’1 gennaio 2016.
La domanda va presentata entro il 1° marzo 2016.
Si ricorda che, ricevuta la risposta affermativa sul riconoscimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti con l’indicazione della prima decorrenza utile della pensione, la liquidazione stessa avverrà a seguito di presentazione di apposita domanda ed in presenza di ogni altra condizione di legge.
di Rossella Schiavone
L’INPS, con circolare n. 11 del 27 gennaio 2016, ha fornito i seguenti dati riferiti al 2016:
  • minimali di retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori dipendenti;
  • minimale di retribuzione per il personale iscritto al Fondo volo;
  • minimale contributivo per le retribuzioni convenzionali in genere;
  • minimale di retribuzione ai fini contributivi per i rapporti di lavoro subordinato a tempo parziale;
  • quota di retribuzione soggetta all'aliquota aggiuntiva dell’ 1%;
  • massimale annuo della base contributiva e pensionabile;
  • limite per l'accredito dei contributi obbligatori e figurativi;
  • importi che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente;
  • rivalutazione dell’importo a carico del bilancio dello Stato per prestazioni di maternità obbligatoria;
  • valori per il calcolo del contributo di solidarietà, dell’aliquota aggiuntiva 1% e massimali giornalieri per i lavoratori dello spettacolo e gli sportivi professionisti.
Minimali di retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori dipendenti
La contribuzione previdenziale e assistenziale per la generalità dei dipendenti non può essere calcolata su imponibili giornalieri inferiori a quelli stabiliti dalla legge.
La Legge di Stabilità 2016 ha, inoltre, stabilito che, con riferimento alle prestazioni previdenziali e assistenziali ed ai parametri ad esse connessi, la percentuale di adeguamento corrispondente alla variazione che si determina rapportando il valore medio dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati, relativo all'anno precedente il mese di decorrenza dell'adeguamento, all'analogo valore medio relativo all'anno precedente non può risultare inferiore a zero.
Stante quanto sopra, la circolare INPS n. 11 /2016 ha evidenziato che poiché la variazione percentuale negli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, senza tabacchi, tra l’anno 2015 e l’anno 2014, accertata dall’ISTAT è stata pari a – 0,1%, la misura per l’anno 2016 del limite minimo di retribuzione giornaliera e degli altri valori per il calcolo delle contribuzioni dovute per la generalità dei lavoratori dipendenti è pari a quella del 2015.
In definitiva per l’anno 2016:
  • il trattamento minimo mensile di pensione a carico del Fpld è pari a € 501,89;
  • il minimale di retribuzione giornaliera è pari ad € 47,68.
di Rossella Schiavone
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con nota prot. n. 1677 del 28 gennaio 2016, richiamando la sua circolare n. 5/2008 in materia di Documento Unico di Regolarità Contributiva che recava un elenco esemplificativo delle agevolazioni che si ritenevano subordinate al possesso del DURC, alla luce dei numerosi interventi che hanno interessato la materia negli ultimi anni, ha fornito un nuovo elenco – sempre esemplificativo - dei benefici in questione.

 

Professionisti
di Gioia Lupoi
Il Consiglio dei ministri ha approvato il Ddl del Jobs act per i lavoratori autonomi, che disciplina anche il lavoro agile, e il Ddl delega sulla povertà. Come detto, il disegno di legge per gli autonomi e il Ddl con il piano contro la povertà sono collegati alla legge di Stabilità 2016, quindi avranno una corsia preferenziale in Parlamento.
Confermate le misure
Si appernde da un comunicato stampa (102 del 28 gennaio 2016) che sono approvate dal CdM le misure annunciate:
  • per partite Iva e professionisti è strutturale l'accesso ai fondi europei;
  • i lavoratori autonomi sono equiparati alle piccole e medie imprese e potranno accedere agli appalti pubblici;
  • per la formazione e l'aggiornamento professionale le spese sono interamente deducibili con tetto annuo di 10mila euro;
  • per i servizi per il lavoro, dal momento che i centri per l’impiego e agenzie private dovranno avere operatori dedicati per professionisti e partite Iva, le spese saranno interamente deducibili con tetto di 5mila euro l’anno;
  • in caso di maternità, i lavoratori autonomi avranno la possibilità di ricevere l’indennità pur continuando a lavorare, dunque senza l’astensione obbligatoria;
  • è previsto il congedo parentale di sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino;
  • in caso di malattia grave, anche l'oncologica, si potrà sospendere il pagamento dei contributi sociali fino a un massimo di due anni (recuperando poi con pagamenti rateizzati).
Disposizioni in materia di lavoro agile
Nasce una nuova tipologia contrattuale flessibile: una prestazione di lavoro subordinato che può essere eseguita in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.
Per i lavoratori agili:
  • il trattamento economico e normativo non sarà inferiore a quello complessivamente applicato ai lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda;
  • sono applicati gli incentivi di carattere fiscale e contributivo eventualmente riconosciuti in relazione agli incrementi di produttività ed efficienza del lavoro subordinato;
  • il datore di lavoro garantisce il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza.
Si segnalano altre due importanti misure:
  • lo stop ai contratti capestro, che prevede l’espressa nullità delle clausole che attribuiscono al committente la facoltà di modificare unilateralmente (o recedere senza preavviso) dal contratto e di quelle che fissano termini di pagamento superiori a 60 giorni dalla fattura;
  • per gli apporti originali o le invenzioni fatte in esecuzione o in adempimento del contratto, si prevede che i relativi diritti di utilizzo economico spettino al professionista, non al committente, che può trarre al massimo un vantaggio.
 

 

Fisco
di Gioia Lupoi
L'agenzia delle Entrate sistema la questione dei sostituti d'imposta che hanno commesso errori in merito alle compensazioni relative ad eccessi di versamento di ritenute e rimborsi da assistenza fiscale per le oggettive difficoltà manifestate dagli interessati in ordine al ritardato adeguamento dei software gestionali alla nuova procedura. Valendo il principio di tutela dell’affidamento e della buona fede, sono disapplicate le sanzioni.
La questione
L’articolo 15 del Dlgs 175/2014, ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2015, il recupero delle ritenute versate in eccesso rispetto al dovuto, nonché dei rimborsi effettuati nei confronti dei sostituiti, esclusivamente in compensazione tramite F24, non più attraverso operazioni di compensazione “interna” di ritenute.
Entro la prima scadenza del 16 febbraio 2015, riferite alle ritenute di competenza del mese di gennaio 2015, alcuni sostituti d’imposta hanno rappresentato oggettive difficoltà in ordine al tempestivo adeguamento dei software gestionali alla nuova disposizione in relazione alle operazioni di competenza dei periodi gennaio – marzo 2015, per le quali sono state applicate le previgenti modalità.
Ma alcuni sostituti hanno indicato nel modello di pagamento F24 le ritenute a debito al netto delle restituzioni ai dipendenti, con l’intenzione di far emergere successivamente la compensazione effettuata con la presentazione tardiva di una delega di pagamento a saldo zero, oppure direttamente nella dichiarazione modello 770/2016.
Disapplicate le sanzioni
L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 7 del 28 gennaio 2016, stabilisce che ai sostituti d’imposta che hanno versato le ritenute di competenza dei mesi da gennaio a marzo 2015 non adeguandosi alla nuova disciplina, cioè esclusivamente in compensazione con F24, e hanno omesso e/o presentato tardivamente il modello di pagamento a saldo zero, non si applicano sanzioni (“per l'omessa presentazione del modello di versamento contenente i dati relativi alla eseguita compensazione, si applica la sanzione di euro 100, ridotta a euro 50 se il ritardo non è superiore a cinque giorni lavorativi”).
 
di Roberta Moscioni
Il forum annuale per i professionisti organizzato il 28 gennaio dal Sole24Ore, Telefisco 2016, è giunto alla sua 25esima edizione.
Nel corso dell'evento tutti i principali dossier fiscali dell'anno sono stati esaminati dagli esperti e tra essi un ruolo fondamentale ha avuto la direttrice dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, che con le sue risposte ha fatto il punto sui dubbi applicativi legati alle ultime novità normative.
Le principali questioni affrontate dall'Agenzia delle Entrate, insieme al Mef, sono quelle legate alla Legge di Stabilità 2016 e alle norme di attuazione della delega fiscale. In particolare: il patent box, i superammortamenti, i modelli 2016 per gli studi di settore, l'incrocio dei dati per individuare le frodi fiscali, le multinazionali che operano in Italia, il capitolo delle semplificazioni e la digital tax.
Recupero evasione nel 2015 superiore al 2014
Il primo aspetto analizzato e quello sul quale la Direttrice Orlandi ha potuto esprimere tutta la sua soddisfazione è stato il recupero dell'evasione fiscale nel corso del 2015 che è risultato “superiore” a quello dell'anno precedente, con il dato che aveva raggiunto i 14,2 miliardi di euro.
In un anno molto difficile per problemi organizzativi che hanno coinvolto l'Agenzia, è stato perseguito con successo e determinazione l'obiettivo del recupero dell'evasione pregressa, con buoni risultati per i conti dello Stato.
A tal proposito, la Orlandi ha poi sottolineato l'importanza dello spesometro, quale strumento in grado di evidenziare molte anomalie su cui lavorare per individuare le frodi. In tal senso si continuerà ad operare anche nei prossimi mesi, proseguendo sulla strada dell’incrocio dei dati che finora ha portato ad ottimi risultati anche con l’ausilio dello strumento delle “lettere” relative agli studi di settore. Si vuole cercare di far capire ai contribuenti che non registrare le fatture è un comportamento sciocco, che comunque emerge dal confronto tra le banche dati.
Studi di settore, da Casero abolizione per i professionisti
Relativamente agli studi di settore sono state anticipate novità importanti.
Stanno per essere rilasciati i modelli del 2016 con un anticipo di 4 mesi rispetto agli anni passati, con aggiustamenti che interessano il reddito medio e i contribuenti congrui e non congrui per ogni studio. Ma il discorso ha riguardato anche le novità previste per il 2017, quando si prevede di diminuire almeno 10 studi di settore e di elaborare un modello nuovo in un’ottica di semplificazione e di maggiore compliance per tutti.
È stato il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, sempre nel corso di Telefisco 2016, ad annunciare che, in un ottica di semplificazione, lo strumento degli studi di settore deve essere rivisto, soprattutto per i professionisti che hanno una contabilità per cassa.
Per tali contribuenti, si potrà arrivare già da quest’anno d’imposta ad un risultato importante in materia di studi di settore: abolendoli.
Negli impegni presi per i prossimi mesi, poi, la conferma che:
  • il percorso delle semplificazioni deve continuare dato che l'Italia spende per gli adempimenti fiscali una somma superiore rispetto agli altri Paesi;
  • si continuerà ad intervenire per semplificare e ridurre i tempi che imprese e contribuenti dedicano all’assolvimento degli obblighi fiscali;
  • l'Ires deve essere ridotta di tre punti e mezzo e deve essere portata tra le imposte più basse d’Europa pagate dalle imprese per attrarre investitori esteri e rendere più competitive le imprese italiane; mentre nel 2018 si attende il taglio dell’Irpef per le persone fisiche, sempre nel rispetto degli impegni presi in Europa in tema di rapporto deficit-Pil.
Certificazione Unica e cause di non punibilità
Un chiarimento molto atteso da parte dell'Agenzia delle Entrate per i professionisti che, direttamente o in collegamento streaming, hanno seguito Telefisco 2016 era quello riguardante le cause di non punibilità non estese agli errori nelle Cu che scadono il prossimo 7 marzo.
Facendo riferimento a quanto previsto dalla Legge di stabilità 2016, con l'introduzione nell’articolo 3 del Dlgs 175/2014 del nuovo comma 5-ter, l'Agenzia ha chiarito che la disposizione trova applicazione anche per le Certificazioni uniche dei sostituti d'imposta e, in merito alla decorrenza della nuova disposizione, ha specificato che la causa di non punibilità si applica nel primo anno in cui è richiesta la trasmissione dei dati avendo riguardo al primo anno in cui è introdotto l’obbligo e non in relazione a quando l’obbligo scatta per il singolo contribuente interessato. Dunque, la non punibilità opera, secondo l'Agenzia, per le trasmissioni del 2016 relative alle spese sanitarie 2015, mentre non scatta per le Cu trasmesse nel 2016 in quanto per le stesse il primo anno di obbligo è stato il 2015.
di Cinzia Pichirallo
Il Dipartimento delle Finanze del Mef comunica che, dal 1° febbraio 2016, sarà fruibile la nuova versione 2.0.4 del modulo di controllo delle Dichiarazioni IMU-TASI Enc.
Tale versione accetta solamente il tracciato record di cui alle Specifiche Tecniche versione 1 del 6 maggio 2015.
La news del 28 gennaio 2016 aggiunge che, dal 1° febbraio 2016, sarà accantonata la precedente versione (2.0.3) del modulo in discorso.

 

 
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