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01/12/2014

L’EDICOLA DEI CONSULENTI DEL LAVORO   1/12/2014
A cura della  Fondazione Studi Nazionale
A TUTTI VOI UN OTTIMO DI TUTTO
Il Presidente Regionale
Anna Maria Granata
ARGOMENTI TRATTATI
|Fisco |Fisco | Immobili |Lavoro |Lavoro | Professionisti |Tutela e sicurezza|
Fisco
 
La Camera approva la legge di Stabilità 2015, ora il testo al Senato
Il Ddl stabilità 2015 ha ottenuto l’approvazione della Camera (324 voti favorevoli e 108 voti contrari) ed ora torna al Senato, dove si attende il voto finale entro il mese di dicembre. La tempistica della successiva votazione sarà definita dalla conferenza dei capigruppo, convocata al termine dei lavori.

Intanto, subito dopo l’approvazione del disegno di legge, la seduta è stata sospesa per consentire al Governo di presentare e approvare la prima “
Nota di variazione” al Bilancio di previsione dello Stato per il triennio 2015/2017. La Nota recepisce gli effetti degli emendamenti al Ddl Stabilità 2015 e al disegno di legge di bilancio approvati in prima lettura dalla Camera dei Deputati.

Il Ddl Stabilità, comprensivo dei suddetti emendamenti, ha comportato degli effetti espansivi sul bilancio dello Stato per circa 6,7 miliardi di euro nell’anno 2015 e per circa 2,9 miliardi di euro nel 2016.

I punti chiave della manovra finanziaria per il 2015 sono i seguenti:

dopo le osservazioni formulate dalla Commissione europea sono state introdotte misure aggiuntive per la
correzione del deficit per circa 4,5 miliardi di euro, mentre la quota di finanziamento in disavanzo per il 2015 è stata ridotta a 5,9 miliardi di euro, pari a circa lo 0,4 del Pil;

una modifica ha interessato il
bonus bebè introdotto dal Premier Renzi, che verrà riconosciuto, nella misura di 80 euro mensili, a tutti i bambini nati/adottati nel 2015, le cui famiglie hanno un indicatore Isee non superiore a 25.000 euro annui, mentre l'importo è destinato a raddoppiare per i valori di Isee non superiori a 7.000 euro annui;

sono stati stanziati 45 milioni di euro per la concessione di
buoni per l'acquisto di beni e servizi per l'infanzia, sempre da riservare a famiglie con un indicatore Isee non superiore a 8.500 euro annui e con un numero di figli minori pari o superiore a quattro;

specifici
sgravi contributivi sono riconosciuti ai datori di lavoro che hanno assunto lavoratori in mobilità licenziati da imprese con meno di 15 dipendenti. Benefici a due vie anche per i datori che assumono a tempo indeterminato, con la decontribuzione per ogni nuovo assunto a partire dal 1° gennaio 2015 e la deducibilità integrale del costo del lavoro dall'imponibile Irap.

Nel passaggio alla Camera, dunque, la legge di Stabilità viene modificata con un pacchetto di misure che interessano quasi tutti i capitoli della manovra; al momento restano fuori alcune novità fiscali, come la local tax, che verranno inserite con il passaggio finale a Palazzo Madama.

Soddisfazione per il voto sul Ddl Stabilità è stato espresso dal ministro dell’Economia Padoan, che ha sottolineato come gli emendamenti approvati durante il passaggio alla Camera hanno permesso di rafforzare tutte le misure legate alla famiglie, alle persone più disagiate e alle imprese. Grazie, infatti, proprio al contributo costruttivo di tutti i gruppi parlamentari – ha sottolineato Padoan - si è riusciti a migliorare gli elementi fondamentali del provvedimento senza alterarne l’impianto.
 
 
 
 
Semplificazioni fiscali. Il Dlgs in "Gazzetta"
È stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 277 del 28 novembre 2014 il Decreto legislativo n. 175 del 21 novembre scorso, recante disposizioni di attuazione della delega in materia di semplificazioni fiscali (articolo 7 della legge delega n. 23/2014).

Il provvedimento, che ha ricevuto i pareri favorevoli delle Commissioni parlamentari competenti, entrerà in vigore il 13 dicembre 2014.
Modello 730 precompilato
Esso istituisce il nuovo modello 730 precompilato per i lavoratori dipendenti e i pensionati, a cui affianca altre misure di semplificazione degli adempimenti relativi alle persone fisiche, alle società e in materia di rimborsi fiscali.

Nello specifico, con il nuovo modello 730 precompilato cambierà radicalmente il rapporto tra il Fisco e i contribuenti. Dal 2015, infatti, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti le informazioni in suo possesso, finora utilizzate per finalità di controllo, con lo scopo di predisporre una dichiarazione dei redditi già parzialmente precompilata (modello 370).

Per il primo anno di attuazione del progetto, la dichiarazione precompilata sarà sperimentale e come base di partenza verranno prese in considerazione le dichiarazioni presentate dai contribuenti nel 2014 per l’anno di imposta precedente (2013).

Saranno interessati dalla nuova dichiarazione tutti i dipendenti e i pensionati che, per l’anno di imposta 2013, hanno presentato il modello 730 oppure, pur avendo i requisiti per utilizzare il modello 730, hanno presentato il modello Unico PF.

In tutto si stima una platea di circa 20 milioni di persone: si tratta dei percettori, nel 2014, di redditi di lavoro dipendente o assimilati, oppure di redditi di pensione certificati da un sostituto d’imposta.

Ne sono esclusi, invece, i soggetti che nel 2014 risultano titolari di partita Iva, che appunto non presentano il 730, ma sono obbligati a dichiarare i propri redditi attraverso il modello Unico.
Agevolazioni
 
Sisma 2012, riaperti i termini per la domanda di agevolazioni
Le imprese e i lavoratori autonomi con sede nelle zone del Centro-Nord, colpite dal terremoto del 2012, vedono riaperti i termini per la presentazione della domanda di accesso al credito d’imposta, in relazione ai costi sostenuti negli anni 2012 e 2013 per il ripristino o la ricostruzione dell’azienda o dello studio professionale e per riacquistare/riparare attrezzature e macchinari danneggiati dal sisma.

La riapertura dei termini nell’anno 2014 per la presentazione dell’istanza di attribuzione del bonus è stata disposta con il decreto del Ministero dell’Economia del 10 ottobre scorso. Ora l’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. prot. 152728 del 28 novembre 2014, ne consacra l’ufficialità.

Dunque, le imprese e i professionisti interessati delle aree colpite dal
sisma del 2012 possono presentare le domande per l’attribuzione del beneficio dal 1° dicembre al 29 dicembre 2014. Ovviamente, restano valide le domande presentate in base al vecchio termine del 30 giugno ed, in ogni caso, è anche possibile sostituire la precedente istanza con una nuova, da inviare nei nuovi termini.
 
Diritto Civile | Fisco | Professionisti
 
Semplificazioni fiscali, dal 13 dicembre rimborsi Iva più facili e successioni snelle
Il Dlgs n. 175 del 21 novembre 2014 (“GU” n. 277 del 28 novembre 2014) è il primo provvedimento di attuazione della riforma della delega fiscale ad essere stato approvato e pubblicato ufficialmente.

Il provvedimento, oltre ad introdurre in via sperimentale la dichiarazione dei redditi precompilata (
modello 730 precompilato relativo ai redditi riguardanti l’anno di imposta 2013), introduce tutta una serie di altre semplificazioni che riguardano, oltre che le persone fisiche, anche le società e i rimborsi d’imposta.
Rimborsi Iva
Da segnalare le importanti novità che riguardano le regole sui rimborsi Iva, che diventeranno operative dal prossimo 13 dicembre.

È
innalzato a 15 mila euro, dagli attuali 5mila euro, l’ammontare dei rimborsi Iva eseguibili senza alcun adempimento, contrariamente a quanto finora in vigore per i rimborsi superiori ai 5 mila euro, per i quali era necessario l’acquisto del visto di conformità sulla dichiarazione annuale o sul modello TR da cui emergeva il credito. Dunque, fino ad un credito Iva di 15 mila euro per il rimborso è sufficiente presentare la dichiarazione Iva.

Per i rimborsi che superano la soglia dei 15mila euro, inoltre, non si deve prestare più la garanzia, salvo i casi che risultano molto rischiosi per gli interessi erariali. Altra novità è, poi, quella secondo cui i rimborsi effettuati dall’agente della riscossione devono ricomprendere anche gli eventuali interessi maturati, senza che vi sia una specifica richiesta da parte del contribuente.

Confermate poi anche le sanzioni (comprese imposte e interessi) per professionisti e intermediari abilitati che invieranno la dichiarazione con il visto infedele.
Dichiarazione di successione
Analogamente dal prossimo 13 dicembre entrano in vigore alcune norme che semplificano gli adempimenti connessi alla dichiarazione di successione.

La dichiarazione di successione non dovrà più essere presentata se l’attivo ereditario non supera i 100mila euro, contro un valore ad oggi molto più basso e pari a poco meno di 26mila euro (vecchi 50 milioni di lire). È, inoltre, prevista la possibilità di allegare alla dichiarazione di successione, anziché i documenti (atti di ultima volontà, inventari) in originale o in copia autenticata, anche copie non autenticate, corredate da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ferma restando la possibilità per gli uffici fiscali di richiedere, se necessario, i documenti in originale o in copia autenticata.

Con la pubblicazione in “GU” del decreto semplificazioni fiscali ufficializzate anche tutta una serie di facilitazioni in tema di
fiscalità internazionale (operazioni black list, operazioni intracomunitarie,elenchi intrastat), così come sono eliminati molti adempimenti ritenuti superflui e alcuni disallineamenti normativi (inerenti il concetto di “prima casa”, omaggi di modico valore).
Delega fiscale e professionisti
Un convegno - Forum nazionale dell'Anvu sulla lotta all'illegalità fiscale, Firenze - ha dato occasione al sottosegretario all'economia, Enrico Zanetti, di dichiarare che “la presunzione secondo cui se un professionista preleva soldi dal proprio conto corrente bancario, automaticamente si tratta di incassi in nero, ormai non ha più senso”.

Il sottosegretario all’Economia, insieme al numero uno dell’Agenzia delle Entrate e al comandante della GdF, ha fatto il punto sulle novità in materia di lotta all’evasione derivanti dall’attuazione delle misure previste dalla delega fiscale, dalle quali si attende, per il 2015, un recupero di 3,5 miliardi di euro.

Il direttore del Fisco, Rossella Orlandi, dal canto suo, ha evidenziato la volontà del
rafforzamento dell’istituto del ravvedimento operoso con un allungamento dei termini, pari a quelli che l’Agenzia ha per l’accertamento; così come pure l’intenzione di chiedere a priori le informazioni ai contribuenti per evitare poi i contenziosi
 
 
Fisco | Immobili
 
Permuta senza spiegazioni a rischio elusività
Con la sentenza n. 1926/10/14 del 10 novembre 2014, la Commissione tributaria regionale dell'Emilia Romagna ha parzialmente confermato la decisione con cui i giudici di primo grado avevano dichiarato la legittimità di un avviso di liquidazione disposto dall'agenzia delle Entrate ai fini del recupero delle imposte di registro ed ipocatastali sul valore venale di un immobile che era stato oggetto di atto notarile definito come “atto di permutacon attribuzione a favore del terzo.

Le parti avevano ritenuto di tassare tale atto come compravendita in regime agevolato “prima casa” mentre per l'Ufficio il medesimo andava tassato anche come permuta.

Con la sentenza impugnata, i giudici di prime cure avevano, da una parte, accolto il ricorso del contribuente in materia di sanzioni e loro applicabilità, dall'altra, aderito alle motivazioni del Fisco e confermato l'accertamento in considerazione della circostanza che
nell'atto notarile non risultavano le finalità perseguite dalle parti e che il contribuente non aveva precisato i motivi del suo comportamento tanto che, in tale contesto, i medesimo potevano essere ricondotti solo al perseguimento di un puro risparmio di imposta.

La Ctr ha ritenuto l'operato dei giudici provinciali immune da vizi e censure posto che, nel caso in esame, l'Ufficio aveva
dimostrato l'intento elusivo alla base dell'operazione considerando che la permuta, ai sensi dell'articolo 1552 del Codice civile, è il contratto che ha per oggetto il reciproco trasferimento della proprietà di cose, o di altri diritti reali, da un contraente all'altro.

E per la Commissione regionale, affermare che l'atto di permuta con attribuzione a favore di terzo del risultato di tale operazione non comporti alcun effetto traslativo a favore del contribuente è sì valido a livello civilistico ma è errato sotto il profilo tributario sostanziale.
 
 
Lavoro
 
Ancora 503 milioni per gli ammortizzatori in deroga. Firmato il decreto
Con comunicato stampa del 28 novembre 2014, il Ministero del Lavoro ha confermato che, con Decreto Interministeriale firmato di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, sono stati resi disponibili ulteriori 503 milioni per il finanziamento della cassa integrazione e della mobilità in deroga.

Le risorse assegnate alle Regioni consentiranno di proseguire l'erogazione dei trattamenti di cassa integrazione e mobilità in deroga per l'
anno 2014.
 
 
Si può battere sul tempo il lavoratore con il rito Fornero
Il Tribunale di Roma, con sentenza del 24 novembre 2014, ha confermato la possibilità per il datore di lavoro che abbia intimato un licenziamento, di battere sul tempo il lavoratore agendo in via preventiva presso il Tribunale competente per farne accertare la legittimità.

Qualora il lavoratore dovesse poi impugnare il licenziamento presso un altro Tribunale competente, va dichiarata la
litispendenza a favore del primo giudice, purché ci sia identità del petitum e della causa petendi.

Inoltre, chiarisce il Tribunale che la domanda di
accertamento della legittimità del licenziamento da parte del datore di lavoro deve ritenersi ammissibile in considerazione dell’interesse ad agire ogni qualvolta vi sia contestazione del diritto azionato, dell’esigenza di rimuovere situazioni di incertezza su diritti o rapporti giuridici e nell’interesse di entrambe le parti ad una decisione di merito in tempi rapidi.

Se il lavoratore, convenuto nel procedimento ex lege n. 92/2012, si limita a negare la correttezza delle ragioni sottese al recesso datoriale senza ampliare il thema decidendum, può chiedere nella prima fase del giudizio di accertare la legittimità del licenziamento ed ottenere la condanna del datore di lavoro ai sensi dell’art. 18, Legge n. 300/1970.

Solo nel caso in cui le ragioni di illegittimità del recesso addotte dal lavoratore attengano a fatti diversi rispetto a quelli prospettati dal datore di lavoro, la domanda volta all’applicazione dell’art. 18 citato va qualificata come riconvenzionale.
 
 
Lavoro | Professionisti
 
Ammortizzatori in deroga per gli studi professionali in Friuli
Sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia è pubblicata la notizia della firma, avvenuta il 26 novembre 2014 nel corso dei lavori del Tavolo regionale di concertazione, della modifica all'intesa sulla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga per il periodo 4 agosto - 31 dicembre 2014, nella Regione.

L’assessore regionale al Lavoro comunica che la modifica in questione estende la concessione della cassa integrazione in deroga ai
datori di lavoro non imprenditori e quindi anche ai dipendenti degli studi professionali che si trovano in situazione di crisi.

Conformemente ai criteri comuni, operativi a livello nazionale dal mese di agosto, la concessione della cassa in deroga a favore dei datori di lavoro non imprenditori potrà essere disposta entro il
limite di spesa del 5% delle risorse assegnate alla Regione.
 
 
Tutela e sicurezza
 
Prorogato il bando FIPIT
Con determina del Direttore centrale della Prevenzione INAIL n. 83 del 28 novembre 2014, il termine di scadenza di presentazione delle domande di partecipazione al bandoFipit 2014 è stato prorogato alle ore 18.00 del 15 gennaio 2015.

La Determina, inoltre, ha prorogato:

- al 27 gennaio 2015 il termine per la pubblicazione sul sito dell’Istituto della composizione delle Commissioni;

- al 30 gennaio 2015 il termine di 180 giorni per l’attività istruttoria delle Commissioni stesse.

L’avviso di proroga sarà pubblicato sulla "Gazzetta ufficiale", Serie Generale n. 280 del 2 dicembre 2014.
 

 
 
 
 
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