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27/10/2014

L’EDICOLA DEI CONSULENTI DEL LAVORO 27/10/2014
A cura della Fondazione Studi
A VOI TUTTI UN OTTIMO DI TUTTO
Il Presidente ANCL SU Campania
Anna Maria Granata
ARGOMENTI TRATTATI
|Bilancio |Diritto Commerciale | Fisco |Fisco | Immobili |Lavoro|
Bilancio
 
Dal 2015 tutto il bilancio in formato elaborabile Xbrl
Per circa un milione di società italiane, dal 2015, il bilancio sarà formulato completamente nel nuovo formato elettronico Xbrl (eXtensible business reporting language).
Nuova tassonomia
Dopo due anni di sperimentazione, la tassonomia che codifica il bilancio d’esercizio in formato elettronico elaborabile è stata completata e l’intero bilancio dovrà essere depositato in questo nuovo tracciato informatico.

La versione finale della
nuova tassonomia è infatti pronta: essa consentirà di codificare oltre ai prospetti contabili anche la Nota integrativa del bilancio, in forma ordinaria e abbreviata, secondo le disposizioni civilistiche.
Nota integrativa in Xbrl
Dal prossimo anno, infatti, oltre ai prospetti contabili - già compilati in tale formato in base al D.P.C.M. del 10 dicembre 2008 - anche la Nota integrativa passerà dal Pdf al nuovo sistema di codifica digitale.

Dunque, anche la parte del bilancio più discorsiva e meno numerica, rispetto agli altri documenti contabili, subirà il passaggio verso la modalità standardizzata, fermo restando la possibilità di personalizzazione, grazie alla presenza di alcune parti testo che consentiranno di inserire in modo flessibile i vari dettagli informativi.

Nella prima fase del passaggio della Nota integrativa al Xbrl, la codifica digitale riguarderà solo le informazioni esplicitamente previste dal Codice civile, che in futuro verranno integrate con quanto previsto dai Principi contabili nazionali.

Dovranno adottare il nuovo standard contabile tutte le società di capitali italiane tenute alla redazione del bilancio, con eccezione per quelle che utilizzano i principi contabili internazionali.
Vantaggi della nuova tassonomia
L’Italia è uno dei primi paesi al mondo ad avere previsto l’obbligo del formato Xbrl per la presentazione del bilancio, con indubbi vantaggi.

Con la standardizzazione dei bilanci sarà più facile non solo la consultazione dei dati e l’aggiornamento degli stessi in base alle nuove normative, ma anche la possibilità di incrociare i dati tra di loro e consentire la quadrature dei dati presenti nei vari campi. Inoltre, di non poco conto anche il fatto che i quadri che presentano informazioni già contenute in altre parti dello stesso documento si autocompileranno, con grandi vantaggi per i redattori del bilancio.

Per il completamento e l’ufficializzazione del processo, si attende ora la pubblicazione della tassonomia sul sito ufficiale XBRL (www.agid.gov.it) e sulla “
Gazzetta Ufficiale”, come previsto dal citato Dpcm del 2008. Spetterà, poi, alle software house il compito di rendere disponibili i nuovi strumenti all'interno dei propri gestionali in maniera semplice ed efficace.
 
 
 
 
 
Diritto Commerciale | Fisco
 
L'Agenzia delle Entrate chiede l'Iban per velocizzare i rimborsi fiscali
L’Agenzia delle Entrate per restituire più velocemente i rimborsi fiscali sta chiedendo a 100mila società di comunicare il proprio codice Iban per ricevere le somme direttamente sul proprio conto corrente.

Lo si apprende da un comunicato stampa del 24 ottobre 2014.

L’Agenzia informa che grazie all’Iban si potranno accorciare notevolmente i tempi per la restituzione delle somme a credito, che in tal modo arriveranno al beneficiario in modo diretto e sicuro.

L’Agenzia sta contattando i contribuenti direttamente tramite Pec, scrivendo agli indirizzi di posta elettronica certificata delle società presenti nel Registro delle imprese.

Per evitare il
rischio di phishing, non saranno accettati gli Iban inviati per posta, email o via Pec.

Gli unici canali ammessi per comunicare l’Iban del proprio conto corrente bancario o postale sono:

i servizi online disponibili sul sito delle Entrate. Per comunicare il codice o modificare quello precedentemente fornito è sufficiente accedere tramite il codice Pin alla propria area autenticata, riservata agli utenti abilitati ai servizi telematici;

gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso, occorre presentare il modello per la richiesta di accreditamento. Il modello è disponibile presso gli stessi uffici oppure può essere scaricato dal sito, seguendo il percorso: Home > Cosa devi fare > Richiedere > Rimborsi > Accredito rimborsi su conto corrente.
 
 
Fisco | Immobili
 
Mutuo per importo maggiore del costo, prassi riconosciuta dal Fisco
La prassi della concessione di mutui per importi eccedenti il costo sostenuto per l'acquisto degli immobili e destinato a finanziare oneri accessori connessi con l'acquisto, quali imposte, onorari notarili, spese di intermediazione immobiliari e così via, è ben nota all'agenzia delle Entrate.

Quest'ultima ha
implicitamente riconosciuto l'esistenza di questa prassi tanto da disciplinarla, con apposite circolari, ai fini della detraibilità fiscale degli interessi passivi.

E' quanto evidenziato dai giudici della Commissione tributaria regionale di Cagliari, con sentenza n. 283/01/2014 depositata il 10 settembre 2014, e con la quale è stato accolto il ricorso di una società a cui l'amministrazione finanziaria aveva contestato un maggior reddito imponibile, sulla base della
presunta sottofatturazione di alcune cessioni immobiliari.

Secondo i giudici tributari, le
presunzioni su cui l'accertamento di maggiori ricavi era fondato non erano assistite dai requisiti di precisione, gravità e concordanza; e difatti, nella specie, il contribuente, assolvendo all'onere su di lui incombente, non si era limitato a fornire generiche giustificazioni ma aveva compiutamente eccepito e documentato, con riferimento a ciascun elemento addotto dall'Ufficio quale indizio dei ricavi occultati, fatti e circostanze idonei a contrastare la contestazione del maggior reddito accertato.
 
 
Lavoro
 
La direttiva in materia di rappresentanza e rappresentatività sindacale
Con nota prot. n. 6069 del 26 settembre 2014, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha trasmesso alle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL ed a Confindustria, la Direttiva in materia di rappresentanza e rappresentatività sindacale, firmata dal Ministro Poletti in data 25 settembre 2014.

Posto che il tema della rappresentanza e rappresentatività sindacale e il monitoraggio della contrattazione collettiva nel settore privato costituiscono elementi fondamentali per la regolazione e l’attuazione di gran parte della disciplina in materia lavoristica e previdenziale, nella Direttiva il Ministro sostiene che, in base al nuovo testo unico del 10 gennaio 2014 (stipulato delle succitate OO.SS. dei lavoratori e dei datori), vada valorizzato il parametro rappresentato dai
risultati delle elezioni delle RSU.

Stante quanto sopra, l’Amministrazione dovrà raccogliere, elaborare e mettere a disposizione i dati relativi alle elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie, coinvolgendo sia gli uffici a livello centrale che periferico.

Per quanto riguarda il
livello territoriale:

- i
Comitati provinciali dei garanti provvederanno a raccogliere i dati elettorali relativi alla elezione delle RSU e dovranno raggrupparli per ciascuna OO.SS. e trasmetterli al CNEL e alla Direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro e delle relazioni industriali;

- l’
INPS invece, sulla base di una specifica convenzione con le parti sociali, provvederà a raccogliere i dati sulla rappresentanza con riferimento alle deleghe associative e li trasmetterà sempre al CNEL e alla Direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro e delle relazioni industriali.
 
 
Diritto al buono pasto
Con sentenza n. 22548 del 23 ottobre 2014, la Corte di Cassazione ha ribadito il proprio orientamento (ex plurimis, Cass. n. 26831/13, Cass. n. 27063/13 e Cass. n. 14941/09) in forza del quale il diritto ai buoni pasto spetta sia nel caso in cui, durante la fascia oraria concordata, il lavoratore sia impegnato al lavoro, sia nel caso in cui lo stesso abbia terminato di lavorare, ma i tempi di percorrenza non gli consentano di raggiungere la propria abitazione entro l’esaurirsi di tale fascia oraria.

Conseguentemente, conclude la Corte, spetta il buono pasto al lavoratore quando, finito il turno, lo stesso
debba impiegare più di due ore per tornare dal posto di lavoro alla propria abitazione o abiti ad oltre 20 km di distanza.
 
 
On line la procedura per la pensione in regime comunitario
Con messaggio n. 7973 del 24 ottobre 2014, l’INPS ha comunicato di aver rilasciato una nuova versione della procedura on line delle domande di pensione in convenzione internazionale (cittadino/patronato).

Posto che l’inoltro in questione è consentito solo con la procedura on line e solo per le
pensioni in regime comunitario, l’Istituto ha chiarito che l’implementazione consente ai residenti in Paesi esteri, non legati all’Italia da accordi di sicurezza sociale e che possono far valere periodi di assicurazione in paesi UE, di inoltrare domanda di pensione, a condizione che l’ultimo periodo assicurativo sia stato svolto in Italia.

La procedura “
Domanda di pensione on line” provvede a confrontare le date inserite nella sezione dichiarazioni “periodo lavoro estero” con l’estratto UNEX del soggetto richiedente e consente l’inoltro della domanda solo se l’ultimo periodo assicurativo risulti svolto in Italia.

In caso contrario, avvisa l’Istituto, la trasmissione della domanda viene interrotta.
 

 
 
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