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11/09/2014

L’EDICOLA DEL CONSULENTE DEL LAVORO 11/9/2014
A cura della Fondazione Studi
 A TUTTI VOI UN OTTIMO DI TUTTO
Il Presidente Regionale
Anna Maria Granata
ARGOMENTI TRATTATI
|Agevolazioni |Fisco |Lavoro |Professionisti|
Agevolazioni
 
Dl Competitività: crediti d'imposta e incentivi per l'agricoltura
La conversione in legge del Dl Competitività – n. 91/2014 – ha portato ad ampliare le originarie misure previste per il comparto dell'agricoltura, l'azione denominata “Campolibero”.

Istituiti crediti d'imposta per imprese agricole, comprese quelle della pesca e dell'acquacoltura, che investono in e-commerce e nuovi prodotti oppure per reti d'impresa.

Al fine di favorire il ricambio generazionale in agricoltura e a sostenerne lo sviluppo è prevista la concessione di mutui agevolati a tasso zero.

I giovani agricoltori potranno beneficiare di una detrazione del 19 per cento delle spese sostenute per i canoni di affitto dei terreni agricoli.
 
 
Fisco
 
Redditometro. Nullo l'accertamento fondato sull'accollo di un debito
Nell’ambito di applicazione del cosiddetto redditometro, ai fini dell’accertamento sintetico, l’Amministrazione finanziaria per dimostrare l’effettivo sostenimento di spese per incrementi patrimoniali non può basarsi esclusivamente sull’accollo di un debito da parte del contribuente, ma deve verificare l’effettiva erogazione della spesa da parte dello stesso in un preciso momento/arco temporale.

L’accollo del debito, infatti, non è espressione dell’
effettiva e attuale capacità economica del contribuente come lo sono, invece, i singoli atti di estinzione dell’obbligazione accollata.

Pertanto, è da considerare
nullo l’atto di accertamento del Fisco se l’Amministrazione non riesce a dimostrare l’avvenuto versamento del prezzo di acquisto del bene da parte del contribuente.

La precisazione giunge dalla sentenza n. 19030 del 10 settembre della Suprema Corte di cassazione.
Accollo del debito non equivale a versamento di denaro
I Giudici di legittimità ritengono insufficienti le prove raccolte dall’Amministrazione finanziaria, ai fini del metodo di accertamento sintetico, non costituendo l’accollo un modo di estinzione delle obbligazioni (diverso dall’adempimento), a differenza della compensazione, che è sicuramente idonea a rivelare una corrispondente capacità economica.

Affinchè l’accertamento sia valido, il Fisco deve dimostrare il sostenimento di una spesa in uno o più periodi d’imposta ed applicare, così, il metodo di accertamento sintetico in relazione agli anni interessati.
 
 
 
Il Mise annuncia i decreti attuativi del Destinazione Italia
Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, in risposta ad un question time alla camera, annuncia che a giorni sarà emanato il decreto per le imprese o professionisti che vantano un credito nei confronti della Pa con la previsione della compensazione di tutte le somme (l'importo deve essere inferiore o pari al credito vantato) iscritte a ruolo entro il 31 marzo 2014.

I debiti in oggetto sono tributi erariali, regionali e locali, contributi assistenziali e previdenziali, premi per l'assicurazione obbligatoria contro infortuni e malattie professionali, entrate dell'amministrazione che certifica il credito.

La certificazione dovrà essere presentata agli agenti della riscossione competenti, tenuti a segnalare la compensazione nella piattaforma elettronica per la certificazione gestita dal Tesoro.

Il decreto porterà la firma dei ministeri Sviluppo economico ed Economia.

La ministra informa anche della
prossima emanazione del decreto Mise sui voucher per la digitalizzazione delle Pmi.

Si tratta di voucher di importo fino a 10mila euro da indirizzare alle imprese per l'acquisto di software, hardware o servizi atti a migliorare l'efficienza aziendale o per lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga.
 
 
 
Certificazione Unica per redditi dei dipendenti e compensi agli autonomi
Stando al testo, ancora non definitivo, della delega fiscale circa la dichiarazione precompilata e le semplificazioni fiscali, dal 2015 il Cud verrà sostituito dalla Certificazione unica.

L'Agenzia delle Entrate ha illustrato la bozza del nuovo modello ai rappresentanti delle imprese e ai professionisti.
Novità
Servirà ai sostituti d'imposta per certificare i redditi dei dipendenti e i corrispettivi pagati ai lavoratori autonomi (Certificazione lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi).

Per questi ultimi si dovrà distinguere tra somme non soggette a ritenuta, perché in regime convenzionale, e non.

La scadenza per la
presentazione alle Entrate è fissata al 7 marzo di ogni anno.

Entreranno nella certificazione i dati relativi al
coniuge e a familiari a carico del dipendente.

Altri dati da fornire saranno le
somme erogate dalle imprese per lavori socialmente utili e per l'incremento della produttività del lavoro.

Una novità importante, stavolta a favore dei sostituti, è la
previsione di non sanzionare chi, in caso si accorgesse di omissioni o errori, invierà la certificazione corretta entro 5 giorni successivi alla scadenza. La possibilità è estesa a tutti i soggetti che inviano dati: banche, assicurazioni e forme pensionistiche complementari.
 
 
 
 
 
Lavoro
 
Lotta al lavoro nero. Le proposte italiane al CESE
Con comunicata stampa del 10 settembre 2014, sono state rese pubbliche le proposte italiane, esposte dal Sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, nel suo intervento alla Sessione plenaria del Comitato economico e sociale europeo (CESE) a Bruxelles, dove si sta discutendo di una piattaforma comune europea per il contrasto al lavoro irregolare.

Considerando la globalizzazione, i cambiamenti socio-demografici ed i fenomeni migratori, diventa strategico istituire una piattaforma europea con cui cooperare nella lotta al lavoro sommerso, anche perché in questo campo la capacità di intervento dei singoli Stati appare sempre più ridotta.

La crisi ha alimentato la crescita del lavoro sommerso e i lavoratori sono sempre più spesso obbligati a trasferirsi in altri Paesi ed a scendere a compromessi su tipologie contrattuali, condizioni di lavoro e retribuzioni.

Poiché le conseguenze del lavoro irregolare non dovrebbero ricadere sul lavoratore, l’Italia ha quindi proposto
sanzioni più incisive per i datori di lavoro che utilizzano lavoro irregolare, come l’esclusione dai contratti pubblici.

Inoltre, per reprimere l’illegalità occorre rendere i
controlli più snelli e favorire un approccio collaborativo da parte di chi riceve l'ispezione.

Infine, per superare l'attuale moltiplicazione di verifiche ispettive effettuate dagli organi competenti nelle varie materie (salute e sicurezza, obblighi tributari, normativa lavoristica), il Governo italiano sta progettando l’istituzione di un’
agenzia unica per le ispezioni che dovrebbe accorpare le attività svolte oggi dagli ispettori del Ministero del Lavoro, dell’INPS, dell’INAIL e delle Asl, permettendo l’unificazione delle banche dati dei vari enti, così da poter attingere ad un bacino ampio ed unico di informazioni.
 
 
CCNL Amministratori di condominio, accordo sul contratto a tempo determinato
In data 21 agosto 2014 Saci e Anaci e Cisal Terziario, con l'assistenza di Cisal, hanno siglato un verbale di accordo sul contratto a tempo determinato. Entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione, il presente accordo è depositato presso il Ministero del lavoro e presso altri Enti competenti. Consulta la sintesi e l'accordo.
 
 
Disabili. Certificazione provvisoria dopo 45 giorni per permessi e congedi
A seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 114 dell’11 agosto 2014 di conversione del D.L. n. 90 del 24 giugno 2014, i lavoratori dipendenti possono fruire del congedo straordinario biennale retribuito ex art. 42, commi 5 e segg., D.Lgs. n. 151/2001, e dei permessi mensili ex art. 33, comma 3, Legge n. 104/1992, per assistere i portatori di handicap in possesso di certificazione provvisoria che attesti la disabilità in condizione di gravità.

Tale
certificazione provvisoria può essere rilasciata dopo 45 giorni dalla presentazione della domanda alla competente Commissione medica, dal medico specialista nella patologia denunciata in servizio presso l’ASL da cui il disabile è assistito.

La certificazione provvisoria può anche essere
richiesta alla stessa Commissione medica, alla conclusione della visita.

Inoltre, per i disabili dichiarati "rivedibili", adesso è possibile continuare a fruire dei suddetti congedi e permessi anche nelle more dell'effettuazione delle eventuali visite di revisione e dell'iter di verifica.
 
 
Demansionamento. Il risarcimento del danno va commisurato alla durata
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 18965 del 9 settembre 2014, ha riconosciuto ad una lavoratrice adibita a mansioni dequalificate rispetto al grado rivestito ed alla professionalità raggiunta, il danno da demansionamento, commisurandolo alla durata dello stesso.

Nel caso di specie, alla lavoratrice avente mansioni di preposta, con dipendenti sottoposti, erano state affidate per un
breve periodo (meno di sei mesi) mansioni di poca rilevanza che l’avevano portata ad essere sottoposta gerarchicamente ad altro quadro, e lasciata sostanzialmente inattiva, visto che le attività affidatele la tenevano occupata poco tempo nell’ambito della giornata lavorativa.

Gli Ermellini hanno ritenuto congrua la
quantificazione del risarcimento del danno fatta dalla Corte di Appello e pari al 50% delle retribuzioni giornaliere spettanti per ogni giorno effettivo di servizio svolto nei mesi in cui il demansionamento si è perpetrato.

In effetti, per la Corte, appare rispondente ad equità ritenere che il bagaglio professionale della lavoratrice sia stato compromesso solo durante le poche giornate in cui la stessa si sia dedicata alle nuove mansioni.
 
 
Professionisti
 
Casse di previdenza professionali. Le reazioni dopo la bocciatura del pro-rata
Nel corso del forum organizzato il 10 settembre a Roma dalla Cassa di previdenza dei ragionieri - dal titolo «Il futuro delle Casse di previdenza» - si è tornati ad affrontare il discorso della disparità di trattamenti pensionistici tra vecchi e nuovi iscritti.

Come evidenziato dal presidente della Cnpr, Luigi Pagliuca, “
chi è in pensione con le vecchie regole prende il quadruplo di quanto ha versato e ora, dopo la posizione assunta dalla Cassazione, vengono vanificati gli interventi correttivi fatti negli ultimi anni per mitigare la disparità di trattamento tra vecchi e nuovi iscritti”.

La sentenza incriminata è la n. 17892 del 13 agosto 2014 della Suprema Corte di Cassazione, che annullando il pro-rata costringe alcuni enti previdenziali a rifare i calcoli su entrate e uscite.

Con la bocciatura della “
clausola di salvaguardia”, prevista dalla legge di Stabilità 2014 per proteggere le riforme previdenziali fatte dalle Casse di previdenza privatizzate, il sistema del pro-rata viene "vanificato" cosicché chi ha i requisiti necessari per la pensione vedrà effettuati i calcoli con il solo sistema retributivo. Il tutto con enormi danni patrimoniali per le casse previdenziali dei professionisti che, se passa la linea della Cassazione, dovranno versare ingenti somme non solo per coprire le maggiori uscite annuali, ma anche per gli arretrati.
Le reazioni e le provocazioni
Andrea Camporese, presidente dell'Adepp, riconosce che “Il problema è delicato e rilevante per il suo impatto sociale, è necessario riformulare il patto tra le generazioni attraverso il metodo democratico di dialogo e confronto. Diverse sono le leve su cui poter intervenire: la tassazione, se più leggera come nel resto d'Europa, libererebbe risorse importanti anche se non sufficienti, forme di welfare calibrato sulle specifiche necessità professionali e l'introduzione di elementi solidaristici tra colleghi”.

Non sono mancati sul tavolo del confronto anche toni più provocatori.

Alberto Brambilla, docente di gestione delle forme previdenziali pubbliche e complementari presso l'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, invece, invita addirittura i giovani professionisti a fare causa alla Corte di cassazione, che con la recente pronuncia
“ha dimostrato ancora una volta come in Italia si guardi la forma e non la sostanza”.
 
 

 
 
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