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06/02/2014

L’EDICOLA DEI CONSULENTI DEL LAVORO DEL 6/2/2014
A cura della  Fondazione Studi
A TUTTI VOI UN OTTIMO DI TUTTO
Il Presidente Regionale
Anna Maria Granata
ARGOMENTI TRATTATI
|Agevolazioni |Bilancio | Contabilità |Fisco |Fisco | Immobili |Fisco | Professionisti |Lavoro |Professionisti|
Agevolazioni
 
Gli sgravi contributivi per i contratti di fomazione lavoro vanno restituiti
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2631 depositata il 5 febbraio 2014, stabilisce che gli sgravi contributivi ricevuti per contratti di formazione lavoro devono essere restituiti. A nulla vale il richiamo al legittimo affidamento da parte dell'azienda raggiunta da cartella esattoriale Inps.

I giudici intervengono in merito agli aiuti di Stato concessi alle aziende in base alla legge n. 196/1997, dichiarati poi illegittimi dalla Commissione europea e specificano che il ricorso al principio del legittimo affidamento, come esplicitato dalla Corte di giustizia europea, è contemplato nel caso in cui il datore di lavoro che ha percepito il beneficio riesca a dimostrare l'esistenza di circostanze eccezionali tali da convalidare le proprie motivazioni.

Non costituisce circostanza eccezionale il fatto che esista una legge nazionale che porta al legittimo affidamento; spetta inoltre all'azienda verificare la compatibilità della concessione degli incentivi all'occupazione con il diritto dell'Unione europea.

Al contrario, invece, il riconoscimento del principio del legittimo affidamento significherebbe operare una sanatoria delle violazioni commesse dallo Stato italiano. Pertanto, l'azienda deve provvedere al rimborso degli aiuti ricevuti.
 
 
Bilancio | Contabilità
 
Assirevi. Aggiornate le liste di controllo dei principi di redazione dei bilanci d'esercizio
L’Associazione italiana revisori contabili (Assirevi) ha predisposto il Quaderno n. 10 contenente l’aggiornamento delle liste di controllo dei principi di redazione dei bilanci d’esercizio e consolidati 2013 delle imprese industriali, commerciali e di servizi.

Il Quaderno n. 10 (ancora non disponibile ufficialmente sul sito internet) è stato redatto per tener conto dell’evoluzione subita dalle norme in materia di bilancio sia ad opera di disposizioni di legge che di prassi: esso fa seguito ai precedenti quaderni n. 7 e 8 del 2012 rivolti alle società di capitali e alle banche e intermediari finanziari.

In quest’ultimo Quaderno si evidenzia come l’informativa presentata da Assirevi nel 2013, in cui veniva raccomandata come opzione l’applicazione del principio Ifrs 13 “
Valutazione del fair value” in sede di verifica dei bilanci, è ora da considerarsi obbligatoria.

Coloro che sono incaricati della revisione legale dei conti (professionisti, società di revisione) potranno adesso utilizzare le liste di controllo di Assirevi per la verifica del bilancio di esercizio di una impresa rispetto ai principi normativi in atto e per attestarne la  conformità ai documenti interpretativi emessi dalle autorità competenti in materia di bilanci e revisione.

L’esito di tali controlli dovrà essere riportato nella relazione al bilancio. Le stesse check list potranno, poi, essere utilizzate anche dagli amministratori che redigono il bilancio, per poi sottoporlo al controllo dei revisori contabili.
 
 
Fisco
 
Equitalia, cartelle sospese se si hanno crediti con la PA
Prosegue l’esame del Dl 145/ 2013 (cosiddetto Destinazione Italia) e nel corso dei lavori che si sono svolti il 5 febbraio in Commissioni finanze e attività produttive alla Camera numerose sono state le novità.

Tra esse spicca l’approvazione di un emendamento, promosso dal Movimento 5S e riformulato dagli stessi relatori al Dl, che prevede per il 2014 la sospensione delle cartelle Equitalia per imprese e professionisti che vantano un credito con la Pubblica Amministrazione.

Nello specifico, sono sospese, per l’anno in corso, le cartelle di Equitalia e di altri agenti della riscossione nei confronti delle imprese
“titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, fornitura, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della Pa e regolarmente certificati”.

Dunque, chi vanta crediti nei confronti dello Stato non deve pagare le cartelle esattoriali, ma può congelare le somme dovute, a condizione che la somma iscritta a ruolo risulti inferiore o pari al credito vantato.

Dopo anni di attesa di un sistema di compensazione tra debiti e crediti ispirato ad un principio di equità fiscale, richiesto a gran voce anche dalle imprese, ora non resta che attendere un decreto del Mef-Mise, da emanarsi entro 90 giorni dall'entrata in vigore del Dl 145, per l’individuazione degli aventi diritto e per la definizione delle modalità di trasmissione dei relativi elenchi agli agenti della riscossione.

Tra gli altri argomenti affrontati in Commissione finanze, il bonus libri e la riduzione delle accise sulla birra per tutto l’anno 2014. È stata, inoltre, confermata la soppressione dell’articolo 8 del Dl, in materia di assicurazione RC auto, così da rinviare ad un altro decreto le norme sulla riduzione del premio assicurativo.
 
 
 
Basta cartelle pazze col nuovo servizio online di Equitalia
Sul sito Internet di Equitalia, un nuovo servizio telematico consente ai cittadini di inviare la richiesta di sospensione della riscossione dal proprio Pc. Si completano così le modalità di presentazione della domanda, che già prevedevano lo sportello, il fax, la mail o la raccomandata con ricevuta di ritorno.

La novità viene resa pubblica da un comunicato stampa del gruppo Equitalia, emanato il 5 febbraio 2014.

L’iter descritto. Equitalia notifica ai cittadini le cartelle di pagamento per conto di vari enti. La legge di Stabilità per il 2013, stabilisce che il cittadino che ritiene non dovuti gli importi richiesti dall’ente creditore tramite qualsiasi documento notificato dagli agenti della riscossione (cartella, avviso o atto di procedura cautelare/esecutiva) possa rivolgersi direttamente a Equitalia, per chiedere la sospensione della riscossione, quando il contribuente ha già pagato il tributo prima della formazione del ruolo (l’elenco dei debitori trasmesso a Equitalia dagli enti), ha ottenuto una sospensione dell’ente o del giudice, una sentenza favorevole o può dimostrare qualsiasi altra causa, prevista dalla norma, che renda inesigibile il credito. Egli invierà la relativa domanda entro 90 giorni dalla notifica dell’atto per cui chiede la sospensione.

Equitalia sospenderà ogni attività di riscossione e invierà tutta la documentazione all’ente creditore, il quale verificherà la correttezza della documentazione presentata e comunicherà l’esito al contribuente ed a Equitalia per l’eventuale annullamento della cartella. Se, trascorsi 220 giorni dalla presentazione della domanda, l’ente creditore non fornisce riscontri, le somme contestate vengono annullate di diritto.

Il nuovo canale telematico di presentazione della domanda è disponibile senza la necessità di registrazione e con un percorso guidato. Sarà sufficiente entrare nel box “Sospendere la riscossione” e inserire nell’apposito modulo online i propri dati e quelli dell’atto per cui si presenta la domanda.

È indispensabile allegare tutta la documentazione che giustifica la richiesta di sospensione e la copia di un documento di riconoscimento valido. Una volta inviata e confermata l’istanza, si riceve un riepilogo con i dati inseriti.

Sul sito Internet è pubblicata anche una breve guida che illustra cosa fare e in quali casi chiedere direttamente a Equitalia di sospendere la riscossione.
 
 
 
 
 
In soffitta il modello 69. Spazio all'RLI che sburocratizza e digitalizza
Un provvedimento direttoriale delle Entrate, emanato il 10 gennaio 2014 ma reso pubblico il 13 gennaio 2014, ha approvato il modello "Richiesta di registrazione e adempimenti successivi - Contratti di locazione e affitto di immobili” (RLI).

Il nuovo modello rientra nel pacchetto di semplificazioni presentate a luglio 2013 il cui frutto è proprio il provvedimento del 10 gennaio 2014. Diverrà operativo dal prossimo 3 febbraio. Sono pubblicate anche le istruzioni e le specifiche tecniche.

Con esso, dunque, dal 3 febbraio 2014 sono registrabili i contratti di locazione e affitto di immobili.
 
 
Fisco | Immobili
 
Beneficio prima casa e mancato trasferimento. Il Fisco ha tre anni per richiedere l'imposta
Il mancato trasferimento, da parte del contribuente, della propria residenza entro 18 mesi dall'acquisto nel Comune ove è ubicato l'immobile acquistato comporta la decadenza dal beneficio “prima casa”.

La circostanza, poi, che l'immobile sia in costruzione all'atto di registrazione della compravendita e che, solo dopo un biennio dall'acquisto, venga rilasciato certificato di abitabilità, non rileva ai fini del D.P.R. n. 131/1986 che richiede come condizione per la fruizione dei benefici fiscali il trasferimento della residenza nel Comune ove è ubicato l'immobile, e non che l'immobile acquistato sia adibito a propria abitazione.

In tale contesto, il termine triennale di decadenza entro cui l'imposta deve essere richiesta da parte dell'amministrazione ai sensi dell'articolo 76, comma 2, del D.P.R. n. 131/1986, decorrerà non dalla registrazione dell'atto, bensì dal momento in cui il proposito di trasferimento della residenza, inizialmente attuabile, sia successivamente rimasto ineseguito od ineseguibile, ed al più, dal diciottesimo mese successivo alla registrazione dell'atto.

E' quanto sancito dai giudici di Cassazione nel testo della ordinanza n. 2527 del 5 febbraio 2014 e con la quale è stato accolto il ricorso presentato dall'agenzia delle Entrate contro la decisione della Commissione tributaria regionale di annullamento di un avviso di liquidazione e irrogazione di sanzioni notificato ad un contribuente per asserita decadenza dalle agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa non avendo, il medesimo, trasferito la propria residenza entro 18 mesi dall'acquisto.
 
 
Fisco | Professionisti
 
Il tirocinante non dà luogo all'Irap del professionista
La Corte di cassazione, con sentenza 2520 del 5 febbraio 2014, interviene in merito ai confini dell’Irap dei professionisti, stabilendo che un commercialista che si avvale solo della collaborazione di praticanti non deve l’Imposta.

L’occasione della pronuncia, il ricorso del professionista contro la sentenza sfavorevole della Ctr Veneta, che accettava la presunzione da parte dell’agenzia delle Entrate della presenza di una forte componente organizzativa all’interno dello studio.

La Corte accoglie il ricorso, ritenendo credibili le prove fornite dal ricorrente che presso il suo studio esercitavano solo dei praticanti, e consiglia all’Agenzia di non fermarsi a tesi meramente dimostrative, ossia apodittiche, ma di tener sempre in conto le specifiche deduzioni della controparte.

Tra l’altro, nel caso di specie, l’Agenzia ha contraddetto se stessa, poiché, con la circolare 45/E/2008, si afferma che: “
Non rileva altresì lo svolgimento presso il professionista di un tirocinio, in quanto lo stesso è in sostanza funzionale alle esigenze formative del tirocinante”.
 
 
Lavoro
 
Ipotesi di accordo CCNL Abbigliamento industria del 05/12/2013
Il 5 dicembre 2013 tra Smi Sistema Moda Italia – Federazione tessile e moda e Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil è stata siglata un'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il rinnovo del ccnl 9 luglio 2010 per i dipendenti addetti all'industria dell'abbigliamento e della fotoincisione tessile. Il contratto decorre dal 1° aprile 2013 e scade il 31 marzo 2016. Gli istituti modificati o introdotti dall'accordo in commento decorrono dal 5 dicembre 2013, salvo decorrenze diverse specificate. Consulta la sintesi e l'accordo.
 
 
Accordo di rinnovo CCNL Anpas del 17/01/2014
In data 17 gennaio 2014 Anpas nazionale e FP Cgil, Cisl FP e Uil Fpl hanno raggiunto un'intesa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro ad integrazione dell'ipotesi di accordo sottoscritta il 14 novembre 2013. Consulta la sintesi e l'accordo.
 
 
Professionisti
 
La Cassa dei ragionieri ha la sua riforma
Con l'approvazione dei Ministeri dell'economia e del lavoro, la riforma della Cassa dei ragionieri prende il via, con l'arduo compito di risollevarne le sorti descritte dalla Corte dei Conti con la delibera n. 3 del 2014 della sezione di controllo sugli enti, la quale fa il punto sul bilancio consuntivo del 2012, mostrando le difficoltà che la Cassa si trova a dover affrontare.

La riforma prevede per il contributo soggettivo un aumento progressivo, con una percentuale pari al 15% a partire dal 2018 (previsto un livello massimo che salirà contestualmente fino al 25%).

L'età pensionabile si alza fino a 68 anni, dai 65, e si avrà il passaggio da una pensione di vecchiaia ad una “anzianità anticipata”. Con l'intento di ridurre la distanza previdenziale tra professionisti giovani e quelli prossimi all'uscita, prevista la “distanza di equilibrio”, che contempla anche per le annualità successive al 2003 il calcolo dell'assegno con il metodo retributivo.
 
 
 
Contributi alle Casse pagati con crediti Irpef
Il professionista che ha in attivo crediti nei confronti dell'erario può compensare i debiti verso l'ente previdenziale di appartenenza. Lo prevede il decreto – Economia/Lavoro – del 10 gennaio 2014, pubblicato il 21 gennaio. La possibilità offerta si presenta come un elemento di semplificazione per ottenere quanto si deve avere dallo Stato a titolo di rimborso di imposte. Nel provvedimento sono elencati gli enti di previdenza ammessi; è però necessaria una loro richiesta nonché delibera che preveda la possibilità di compensare.
 

 
 
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