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04/02/2014

              
         L’EDICOLA DEI CONSULENTI DEL LAVORO DEL 4/2/2014
          A cura della Fondazione Studi
A TUTTI VOI UN OTTIMO DI TUTTO
Il Presidente Regionale
Anna Maria Granata
ARGOMENTI TRATTATI
|Fisco |Immobili |Lavoro |Professionisti |Professionisti | Tutela e sicurezza|
Fisco
 
Befera. Procede la definizione del nuovo regime di adempimento collaborativo
Nel suo intervento all’annuale convegno Assolombarda-Assonime, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha fatto sapere che i lavori per la definizione del nuovo regime di adempimento collaborativo da parte del Fisco procedono e al termine di questi l’evoluzione naturale del tutoraggio fiscale porterà alla enunciazione di una compliance avanzata per attirare capitali esteri in Italia.

L’obiettivo è quello di arrivare alla formulazione di un documento di sintesi entro il prossimo mese di aprile, nel quale dovrebbero rientrare i risultati dei confronti che attualmente si stanno tenendo con le 14 imprese del campione, che già hanno attivato sistemi interni di controllo del rischio fiscale.

Il sistema fiscale attuale non appare appetibile né agli investitori esteri né a quelli italiani, di qui la necessità di studiare le proposte di collaborazione volontaria già pervenute all’Amministrazione finanziaria per arrivare alla formulazione di un progetto pilota che servirà per
“rispondere alle legittime richieste di certezza e stabilità provenienti dalle aziende”.

Con riferimento ai contenuti della delega fiscale all'esame del Parlamento, Befera ha, poi, affrontato il discorso della riforma del sistema sanzionatorio e, in tema di contabilità, ha ribadito come, per la deduzione dei costi, il principio di competenza resta uno dei capisaldi del sistema fiscale italiano, anche se ciò non impedisce che nel caso in cui una spesa non venga imputata correttamente nel periodo di competenza, essa possa essere recuperata, anche dopo l’anno successivo, attraverso lo strumento della dichiarazione integrativa.
 
 
 
Telefisco 2014. L'Agenzia su accertamento esecutivo e accrediti Irpef in busta paga
Il convegno sulle novità fiscali 2014 organizzato dal Sole 24 Ore procede e nel corso dei suoi lavori molte sono le precisazioni rese dall’Agenzia delle Entrate.

Tra queste, l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che nei giudizi contro gli accertamenti esecutivi, le somme dovute a seguito di sentenza di primo e secondo grado, sono pretese dall’ufficio, che le riscuote notificando al contribuente un’intimazione di pagamento.

Il contribuente, a sua volta, può impugnare l’atto di intimazione innanzi alla Commissione tributaria provinciale per vizi propri, come per esempio in caso di errori di calcolo nella determinazione degli importi, avendo anche precedentemente intrapreso un procedimento di mediazione tributaria per le controversie di valore non superiore a 20mila euro.

Con questa risposta a Telefisco 2014, l’Agenzia, dunque, fa chiarezza sui termini in cui l’ufficio può richiedere le somme a seguito di contenziosi tributari e specifica, inoltre, anche quali sono le tutele riconosciute al contribuente in questa fase.

Si ricorda, a tale proposito, che il contribuente può richiedere all’ufficio il riesame dell’atto in autotutela, anche se in questa ipotesi è bene sottolineare che i termini per l’eventuale impugnazione non si interrompono.

Relativamente alle novità apportate dalla legge di Stabilità 2014 (L. 147/2013, art. 1, commi 586 e 587) al modello di dichiarazione 730, che trovano applicazione già da quest’anno, l’Agenzia delle Entrate ha, invece, specificato che il credito Irpef derivante dal modello indicato, se di importo superiore a 4mila euro al netto delle eventuali compensazioni, non potrà più essere accreditato in busta paga direttamente dal sostituto d’imposta, ma il suo rimborso sarà effettuato direttamente dal Fisco dopo un preventivo controllo che dovrà essere effettuato entro sei mesi dalla scadenza per la trasmissione telematica (30 dicembre).

Ciò nel caso in cui il credito superiore alla soglia dei 4mila euro sia stato generato da detrazioni per familiari a carico oppure da eccedenze di imposte derivanti da anni precedenti.

Per il mancato accredito diretto da parte del datore di lavoro è, dunque, necessario che risultino compilati i quadri dei familiari a carico del modello di dichiarazione fiscale. Mentre, anche nel caso in cui il credito superi la soglia indicata, ma nella dichiarazione fiscale non sono state riportate le detrazioni per carichi familiari o eccedenze precedenti, il rimborso potrà essere effettuato, come in precedenza, direttamente dal sostituto d’imposta.
 
 
 
MePA, dall'Economia il supporto per la fatturazione elettronica
Dal 6 giugno 2014 i ministeri, le agenzie fiscali e gli enti nazionali di previdenza, non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea.

Sarà valida solo la fatturazione elettronica.

In vista dell’appuntamento, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con il comunicato stampa 29 del 3 febbraio 2014, informa della disponibilità di un servizio di supporto alla fatturazione elettronica per tutte le piccole e medie imprese abilitate al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA, sul portale acquistinretepa.it).

La piattaforma migliorerà i tempi di pagamento dei debiti commerciali targati Pa.

Le Pmi, fornitrici della Pubblica amministrazione centrale, munite di firma digitale, attraverso la piattaforma possono gratuitamente generare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche nel formato previsto dal Sistema di interscambio (Sdi), ex DM 55/2013.
 
 
 
 
Immobili
 
Il nuovo classamento richiede l'indicazione dell'atto con cui si è provveduto a revisionare i parametri
Con la sentenza n. 2357 depositata il 3 febbraio 2014, la Corte di cassazione ha annullato un avviso, confermato in sede di merito, con cui l'agenzia del Territorio aveva provveduto ad aumentare la rendita catastale di un'unità immobiliare urbana.

Il titolare dell'immobile, in particolare, si era opposto all'operato del Territorio e alla statuizione dei giudici dei gradi precedenti, sostenendo che non gli era stato possibile conoscere i presupposti del nuovo classamento in quanto l'amministrazione aveva provveduto alla revisione delle rendite catastali omettendo la precisa indicazione dell'atto con il quale si era provveduto alla revisione dei valori della microzona ed affidando la motivazione dell'atto alla sola enunciazione dei meri dati catastali.

La Suprema corte ha aderito alla doglianza del contribuente evidenziando che, nei casi come quello di specie in cui l'amministrazione finanziaria proceda d'ufficio ad un nuovo classamento di un immobile e si tratti di una risistemazione dei parametri relativi alla microzona, nell'avviso deve essere indicato “
l'atto con cui si è provveduto alla revisione dei parametri relativi alla microzona, a seguito di significativi e concreti miglioramenti del contesto urbano”.
 
 
Lavoro
 
Sanzioni sul lavoro nero, un emendamento allenta la morsa
Le sanzioni sul lavoro nero, enormemente inasprite dal Dl Destinazione Italia, con molta probabilità saranno ritoccate.

Le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno, infatti, approvato un emendamento dei relatori, il cui testo ufficiale non è ancora reperibile, che raddoppia, invece di decuplicare, le sanzioni amministrative da applicare in relazione alle violazioni sulla durata massima settimanale dell'orario di lavoro e sui riposi settimanali.

L’alleggerimento sarà definitivo una volta approvato in sede di conversione del decreto legge n. 145/2013 .
 
 
Professionisti
 
I professionisti manifestano per la cassa integrazione in deroga
Appuntamento per i professionisti a Roma per manifestare contro la discriminazione delle loro categorie dagli ammortizzatori sociali in deroga. Data dell'incontro: il 4 febbraio 2014, alle 11,30. Il luogo: Piazza Montecitorio. Presso il Centro Congressi Capranichetta, in Piazza Montecitorio, si terrà una conferenza stampa indetta da Confprofessioni e dalle organizzazioni sindacali sul tema “Ammortizzatori sociali in deroga, stop alle discriminazioni”.

Il motivo dell'incontro scaturisce dall'esclusione dallo schema di decreto ministeriale in materia di ammortizzatori sociali di migliaia di lavoratori e lavoratrici degli studi professionali da tale forma di tutela. Segnali positivi per una modifica arrivano sia dalla Commissione lavoro della Camera che da quella al Senato, che hanno dato voto favorevole alla riammissione.

L'intento – come sottolinea Gaetano Stella, Presidente di Confprofessioni - è quello di riportare l'attenzione sulle discriminazioni che gravano sui liberi professionisti che hanno collaboratori alle proprie dipendenze e di salvaguardare i livelli occupazionali di una categoria colpita anch'essa dalla crisi.
 
 
 
Professionisti | Tutela e sicurezza
 
Enti dei professionisti e contratto di somministrazione in due interpelli del Ministero Lavoro
Il Ministero del lavoro, con l'interpello n. 2 del 30 gennaio 2014, precisa che la rivalutazione del montante contributivo non può subire variazioni trattandosi di un parametro percentuale unico fissato nell'ambito della più ampia riforma del sistema pensionistico.

Si evidenzia come intento del Legislatore sia stato quello di fissare parametri uniformi anche valutando in modo rigoroso la loro incidenza sulla finanza pubblica, che non può essere influenzata da modifiche unilaterali operate mediante disposizioni dei regolamenti dei singoli Enti di previdenza obbligatoria.

Rispondendo ad un quesito posto da Confindustria, che chiedeva la corretta interpretazione dell'art. 20, comma 5, del D.lgs n. 276/2003 sul contratto di somministrazione, invece, con l'interpello n. 5 del 30 gennaio 2014, il Ministero del lavoro chiarisce che l'azienda utilizzatrice, che ricorre ad un contratto di somministrazione, non ha alcun obbligo di comunicazione relativa alla valutazione dei rischi nei confronti degli uffici territoriali del Lavoro.

In caso di accesso ispettivo permane l'obbligo di dimostrare che sia stata effettuata la valutazione, esibendo il documento di valutazione dei rischi.
 
 

 
 
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