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17/01/2014

 L’EDICOLA DEI CONSULENTI DEL LAVORO DEL 17/1/2014
A cura della Fondazione Studi
A VOI TUTTI IL MEGLIO DI TUTTO
Il Presidente Regionale
Anna Maria Granata
ARGOMENTI TRATTATI
|Agevolazioni |Diritto Internazionale | Fisco |Diritto Societario |Fisco |Fisco | Immobili | Operazioni straordinarie |Lavoro |Professionisti |Tutela e sicurezza|
Agevolazioni
 
Lampedusa. Ancora una proroga
Poiché l’articolo 1, comma 612, della Legge n. 147/2013 (Legge di stabilità per il 2014), ha disposto il differimento al 31 dicembre 2013 (dal 1° dicembre 2012) del termine di sospensione degli adempimenti e dei versamenti dei tributi, come pure dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sono stati sospesi con effetto retroattivo – ha comunicato l’Inail il 15 gennaio 2014, nella sezione degli Atti Inail dedicata alle istruzioni operative - i versamenti dei premi in scadenza dal 16 giugno 2011 al 31 dicembre 2013, per i datori di lavoro privati e i lavoratori autonomi, anche del settore agricolo, operanti nel territorio dell’isola di Lampedusa al 12 febbraio 2011, data della dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio nazionale in relazione all’eccezionale afflusso di cittadini provenienti dal Nord Africa.

Nel silenzio delle legge, in analogia a quanto stabilito dal comma 613 per i tributi, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro ritiene che anche i premi assicurativi oggetto di sospensione debbano essere versati in unica soluzione entro la prima scadenza utile, il 16 gennaio 2014, maggiorati degli interessi al tasso legale computati a decorrere dal 31 dicembre 2013 sino alla data di effettivo versamento.

Se si trovano in temporanea obiettiva difficoltà a pagare in unica soluzione quanto dovuto, gli interessati possono, in alternativa, presentare istanza di rateazione ordinaria ai sensi dell’articolo 2, comma 11, della Legge n. 389/1989, con applicazione degli interessi di rateazione nella misura vigente alla data di presentazione dell’istanza alla sede competente.

Infine, l’Inail ricorda che per il versamento dei premi oggetto di sospensione e dei relativi interessi nel modello F24 va indicato il numero di riferimento 999154.
 
 
Diritto Internazionale | Fisco
 
Aidic. Compatibilità delle norme interne rispetto al diritto Ue in materia di contraddittorio
La Corte di Cassazione, con ordinanza di rinvio n. 24739 del 5 novembre 2013, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale sull’articolo 37-bis, comma 4, del Dpr n. 600/73 nella parte in cui prevede di sanzionare con la nullità l’avviso di accertamento antielusivo quando non è preceduto da alcuna richiesta di chiarimenti al contribuente.

Per i Supremi giudici, la sanzione della nullità dell’intero atto di accertamento non è conforme al dettato dell’articolo 53 della Carta costituzionale, che vieta di conseguire indebiti vantaggi fiscali abusando del diritto. Pertanto, come si legge nella sentenza di rinvio, la nullità dell’atto di accertamento in caso di omesso preventivo contraddittorio è da considerare irragionevole rispetto al diritto vivente in quanto non prevista nell’ipotesi di abuso di diritto.

Tale conclusione ha creato non poche perplessità tra gli operatori, richiamando anche l’attenzione della Commissione dell’Aidc di Milano, che è intervenuta sull’argomento nell’intento di spiegare la compatibilità delle leggi italiane in materia rispetto alle norme comunitarie.

Appare immediatamente evidente dall’analisi condotta che in ambito comunitario sembra esistere una maggiore garanzia per il contribuente rispetto a quanto accade con l’applicazione delle nostre norme interne.

Da una prima analisi dell’orientamento Ue emerge come l’ordinanza si muova in direzione opposta rispetto al diritto Ue dove il contraddittorio preventivo tra Pa e il destinatario dell’atto viene sempre valorizzato, tanto che proprio l’articolo 41 della Carta Ue dei diritti fondamentali sancisce il diritto di ogni individuo di essere ascoltato prima che nei suoi confronti venga adottato un provvedimento che possa recargli un pregiudizio.

Questa previsione europea rientra nel principio di buona amministrazione previsto dal diritto della Ue, che riflette quanto previsto nel nostro ordinamento dall’articolo 97 della Costituzione.

Dunque, il contraddittorio preventivo nei rapporti tra Pa e destinatario finale dell’atto è riconosciuto dalla Corte di giustizia come un principio generale dell’ordinamento Ue, tanto che la stessa Corte ha sancito che prima di adottarsi qualsiasi provvedimento sfavorevole nei confronti di una persona, questa deve essere messa in condizione di potersi difendersi dagli addebiti mossi.
 
 
Diritto Societario
 
SrlS: immodificabile il modello standard
La nota del 15 gennaio 2014, n. 6404, del ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione – specifica che non è ammesso apportare modifiche al modello di statuto istituito per la costituzione della srl semplificata.

Quindi, secondo la nota del Mise (commentata dalla stampa ma non disponibile ufficialmente), gli interessati devono presentare alle camere di commercio il modello standard senza poter apportare variazioni alle clausole in esso contenute. Infatti, analizzando il Dl 76/2013, emerge che è stata data la possibilità di costituire, oltre alla srl semplificata, anche una società ordinaria con un capitale inferiore a 10 mila euro. L'inderogabilità del modello standard per la srl semplificata risponde all'esigenza di non creare interferenze tra le due tipologie societarie.
 
 
Fisco
 
Saccomanni, la mini-Imu è necessaria e assicura un trattamento equo
Nel corso dell’audizione che si è tenuta in Commissione Finanze della Camera sui contenuti del decreto Imu-Banca d’Italia, che dopo l’approvazione del Senato in data 9 gennaio 2014 attende ora l’ok definito della Camera dei deputati entro il 29 gennaio, è intervenuto il ministro dell’Economia Saccomanni a ribadire che nel discusso passaggio dalla vecchia alla nuova imposizione sulle abitazioni un punto fermo c’è: la scadenza dei versamenti.

Resta, infatti, fissata al 24 gennaio 2014 la data prevista per il pagamento della mini-Imu: il saldo a conguaglio dovuto dai contribuenti residenti nei comuni che hanno alzato l’aliquota di base nel corso dell’anno 2013.

Per Saccomanni si tratta di un esborso minimo, rispetto a quanto i proprietari di prima casa avrebbero dovuto pagare se non ci fosse stata l’abolizione dell’imposta municipale. Il pagamento dell’ultima parte dell’Imu è poi ritenuto necessario per salvaguardare l’equilibrio di bilancio, non essendosi trovati altri strumenti impositivi alternativi.

L’obiettivo è comunque quello di assicurare un trattamento equo dei contribuenti, che non verranno discriminati in base alla tempistica con cui i Comuni sono intervenuti sul tributo.

Sulla questione relativa alla rivalutazione delle quote di Bankitalia, il ministro dell’Economia ritiene il decreto sostanzialmente corretto e ne auspica l’approvazione senza modifiche rilevanti rispetto al testo licenziato dal Senato.
 
 
Beni concessi in godimento e finanziamenti ricevuti, le risposte del Fisco
I quesiti dei contribuenti sulla comunicazione dei dati 2012 relativa a beni concessi in godimento ai soci o ai familiari dell’imprenditore, e finanziamenti, capitalizzazioni e apporti - che raggiungono o superano il limite dei 3.600 euro - da parte di soci o familiari, trovano risposta nelle Faq sul sito delle Entrate.

La scadenza del 31 gennaio 2014 (a regime entro il 30 aprile dell'anno successivo) per la trasmissione si avvicina con le incertezze del caso.

L’agenzia delle Entrate, per agevolare l’adempimento chiarisce quanto segue.

Esclusioni:

- tra i contribuenti in contabilità semplificata, non dotati di un conto corrente dedicato all’attività, esclusi dalla comunicazione sui finanziamenti e le capitalizzazioni, rientrano anche i nuovi minimi, gli ex minimi e il forfettino, sempre che non utilizzino un conto corrente dedicato all'attività;

- non si presenta comunicazione quando non emergono differenze tra il valore normale del diritto di godimento del bene e il corrispettivo pattuito aumentato della quota parte di reddito attribuito al socio per trasparenza, corrispondente all’ammontare dei costi non ammessi in deduzione.

L’esonero non sussiste per le imprese in contabilità ordinaria, che dovranno in ogni caso effettuare la comunicazione, in presenza dei presupposti oggettivi.

Con le Faq sui periodi di riferimento si ribadisce che la comunicazione riguarda beni, concessi nel periodo di imposta, e finanziamenti ricevuti all’impresa nel periodo d’imposta, a prescindere dalla coincidenza dello stesso con l’anno solare (ad iniziare dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 17 settembre 2011). La comunicazione delle società con periodo di imposta non coincidente con l'anno solare, dunque, riguarderà l'esercizio fiscale e non l'anno.

L’Agenzia, infine, precisa che non trattandosi di dichiarazione ma solo di comunicazione, non risultano applicabili gli ordinari obblighi in materia di conservazione dei documenti contabili. Pertanto, sussiste obbligo di conservazione solo per l’intermediario incaricato della trasmissione.
 
 
 
 
 
Fisco | Immobili | Operazioni straordinarie
 
L'acquisto di terreni mediante cessione di quote può celare un intento elusivo
Con sentenza n. 653depositata il 15 gennaio 2014, la Corte di cassazione ha accolto il ricorso presentato dall'agenzia delle Entrate contro il provvedimento con cui i giudici di merito avevano annullato due avvisi in rettifica volti al recupero dell'Iva notificati ad una società contribuente che aveva acquistato dei terreni mediante la cessione delle quote sociali di compagini all'uopo costituite.

Secondo la ricorrente agenzia delle Entrate, in particolare, l'acquisto di terreni edificabili effettuato dalla società tramite un'operazione, come quella di specie, di cessione di quote di società, esente da Iva e priva di ragione economica di sorta, integrava operazione elusiva. Ad avviso dell'amministrazione finanziaria, infatti, le società le cui quote erano state cedute erano state costituite allo scopo di consentire la realizzazione del trasferimento di proprietà, ottenendo, in tal modo, il risultato di sottrarre l'operazione all'imposizione Iva.

E detta doglianza è stata condivisa dalla Suprema corte la quale ha ricordato che “
anche se leciti, gli arrangiamenti formali che le parti possono porre in essere al fine di pagare meno non possono avere valore, poiché a nessuno e consentito di sottrarsi ai propri obblighi di pagare quanto dovuto”. Ed infatti, il contribuente non può trarre indebiti vantaggi fiscali dall'utilizzo distorto, pur se non contrastante con alcuna specifica disposizione, di strumenti giuridici idonei ad ottenere un risparmio fiscale, “in difetto di ragioni economicamente apprezzabili che giustifichino l'operazione, diverse dalla mera aspettativa di quel risparmio fiscale”.
 
 
Lavoro
 
Siglata un'ipotesi di accordo per il rinnovo del ccnl calzature industria il 29/11/2013
Il 29 novembre 2013 Assocalzaturifici e Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil hanno siglato un'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 14 giugno 2010 per i lavoratori addetti all'industria delle calzature. Il contratto decorre dal 1° aprile 2013 e scade il 31 marzo 2016. Consulta la sintesi e l'accordo,
 
 
Aggiornamento retribuzioni gennaio 2014
Disponibile la scheda di aggiornamento delle retribuzioni contrattuali del mese di gennaio 2014. Consulta la sintesi.
 
 
Professionisti
 
La Cec Pac riguarda i cittadini, non i professionisti
Per i professionisti non è valida la posta elettronica grauita “Cec Pac”, il cui dominio è @postacertificata.gov.it. Tali indirizzi di posta elettronica sono attribuiti alla sola categoria “cittadino”.

A specificarlo è il Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento impresa e internazionalizzazione, divisione XXI, con la nota n.
6391, del 15 gennaio 2014 (documento commentato dalla carta stampata, ma non disponibile ufficialmente). In risposta a quesiti e richieste di chiarimenti pervenuti da Ordini e Collegi professionali, il Ministero specifica che i professionisti devono rispettare l'adempimento richiesto dall'Ini Pec, l'elenco pubblico di indirizzi Pec costituito in formato aperto dagli indirizzi Pec degli iscritti presso i registri delle imprese delle camere di commercio e da quelli in possesso di Ordini e Collegi professionali.

Non si ravvisa una coincidenza di ambiti e scopi previsti dalla legge tra l'utilizzo dell'indirizzo Cec Pac e l'Ini Pec. Si verificherebbe una consultazione allargata a soggetti che non sono indicati dalla legge quali uniche entità autorizzate alla consultazione degli elenchi Cec Pac. Sono così rifiutati quegli indirizzi costituiti come Cec Pac e comunicati da Ordini e Collegi professionali.
 
 
Tutela e sicurezza
 
Artigiani, al via la riduzione dei premi assicurativi
Con una nota del ministero del Lavoro pubblicata il 14 gennaio 2014, si comunica l’avvenuta emanazione del Decreto ministeriale del 30 ottobre 2013, che reca la riduzione dei premi assicurativi per malattie e infortuni sul lavoro degli artigiani per l'anno 2013.

Tale riduzione è pari al 7,08% del premio assicurativo dovuto dalle aziende che non hanno avuto infortuni delle annualità 2011 e 2012.

Il decreto ottempera all'art. 1, commi 780 e 781 della legge 296/2006.
 

 
 
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