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26/11/2013

 
L’EDICOLA DEI CONSULENTI del 26/11/2013
A cura della Fondazione Studi Nazionale CNO
 
A VOI TUTTI UN OTTIMO DI TUTTO
Il Presidente Regionale
Anna Maria Granata
 
ARGOMENTI TRATTATI
|Diritto Amministrativo | Diritto Societario |Diritto Internazionale |Fisco |Professionisti|
Diritto Amministrativo | Diritto Societario
 
Azione di responsabilità per gli organi sociali della società in house davanti alla Corte dei conti
I giudici delle Sezioni unite civili di Cassazione, nel testo della sentenza n. 26283 del 25 novembre 2013, hanno spiegato che per società in house deve intendersi la società costituita da uno o più enti pubblici per l'esercizio di pubblici servizi, di cui esclusivamente tali enti possano essere soci, che statutariamente esplichi la propria attività prevalente in favore degli enti partecipanti e la cui gestione sia per statuto assoggettata a forme di controllo analoghe a quello esercitato dagli enti pubblici sui propri uffici.

In particolare – continua la Suprema corte - sull'azione di responsabilità esercitata dalla Procura della Repubblica e diretta a far valere la responsabilità degli organi sociali per danni da essi cagionati al patrimonio di questo tipo di società è la Corte dei conti l'organo che ha giurisdizione.
 
 
Diritto Internazionale
 
Proposta dall'Ue una revisione per le società madri e figlie
La Commissione europea ha presentato, il 25 novembre 2013, una proposta di revisione alla direttiva sulle società madri e figlie. L'obiettivo è quello di evitare spostamenti di capitale da un Paese all'altro inseguendo una tassazione più bassa.

A seguito anche dei casi riscontrati per grandi società quali Google, Amazon, Apple, con la proposta illustrata dal Commissario al fisco, Algirdas Semeta, si vuole rivedere la regolamentazione degli accordi di prestito ibridi, con l'intento di evitare meccanismi di evasione della tasse messi in piedi anche da imprese minori e di far tassare nel Paese della casa madre il pagamento deducibile nel Paese della filiale.
 
 
 
Fisco
 
Stabilità, Iuc in cambio di Trise. Cartelle Equitalia a zero interessi
L'ok della Commissione bilancio del Senato al ddl stabilità è senza il mandato al relatore. Ciò implica la decadenza delle modifiche approvate. Il Governo presenterà un maxiemendamento su cui porre la fiducia.

Un emendamento introduce l’Imposta unica comunale - Iuc - in sostituzione della malvista Trise. La nuova imposta, con aliquota massima del 10,6 per mille, non riguarderà la prima casa e comprenderà l'Imu (per gli immobili diversi dalle abitazioni principali non di lusso) e le due componenti Tasi e Tari.

I 500 milioni di entrate previsti, saranno destinati dai Comuni alle detrazioni sulle abitazioni principali delle famiglie meno abbienti. Restano immutate le aliquote della componente servizi (Tasi): 2,5 per mille per l'anno d'imposta 2014 e 1 per mille a regime. I rifiuti avranno la Tari.

Per quanto riguarda la cosiddetta “rottamazione delle cartelle esattoriali”, si avrà l'azzeramento degli interessi di mora sulle cartelle affidate a tutti i concessionari della riscossione. A partire dal 31 ottobre 2013 saranno dovuti solo l’importo iscritto a ruolo, l’importo residuo e le sanzioni. I concessionari dovranno invitare i contribuenti, entro il 30 maggio 2014, alla definizione agevolata - avrà un modello ad hoc e istruzioni di pagamento tramite decreto del Mef - che propone il versamento subito del 50% delle somme richieste e l’altro 50% a settembre 2014. Non saranno cancellati i dazi e i tributi propri dell'Ue e quelli che derivano da condanne della Corte dei conti.

Portabilità: sì dei servizi ma non dei conti. Sarà possibile trasferire i servizi di pagamento connessi al rapporto di conto a un altro istituto di credito, Poste e operatori finanziari che possono offrire servizi di pagamento, senza spese, ma non sarà possibile trasferire senza costi i conti correnti.

Infine, si registra il ritiro dell’emendamento dei relatori che prevedeva l'indicizzazione delle pensioni fino a 4 volte la rendita minima e il contributo di solidarietà a partire dal 5% sopra i 90mila euro di trattamento con tetto del 15%.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Corte dei Conti. I possibili rimedi per le compensazioni fiscali a rischio abusi
Con la delibera 10/2013 del 25 novembre, la Corte dei Conti – sezione centrale di controllo sulle amministrazioni dello Stato – ha analizzato i risultati della riforma introdotta nel 2010 con l’obiettivo di contrastare gli abusi in materia di compensazioni fiscali.

Dallo studio dei magistrati contabili è emersa “
una diffusa pratica di comportamenti trasgressivi”, che annualmente si traduce in un ammontare pari a circa 2/3 miliardi di euro sottratti al Fisco.

È un fenomeno talmente diffuso che, nonostante le strette operate dai Dl n. 78/2009 e n. 78/2010, ancora presenta margini piuttosto elevati rispetto a ciò che accade negli altri paesi europei. Se da una parte infatti, il giro di vite in ambito Iva ha permesso di abbattere le compensazioni del 30% su base annua, dall’altra, permangono ancora condizioni che mantengono/alimentano forme trasgressive che si sostanziano in consistenti sottrazioni d’imposta.

Come evidenziato dalla magistratura contabile, i casi più numerosi di irregolarità originano proprio dalla pratica compensativa, in cui è facile constatare ipotesi di compensazioni senza previa autorizzazione, sostanziale assenza di verifiche preventive da parte del Fisco, automatismo del sistema e scarso funzionamento del sistema di garanzie offerte dai visti di conformità, così come pure, carente risulta il controllo effettuato ex post.

L’intero sistema appare dunque debole e ricco di criticità, che diventano tanto più pericolose quanto più si intensifica il numero delle istanze.

La Corte ritiene che un possibile rimedio a tale fenomeno potrebbe giungere dall’introduzione di un sistema di fideiussioni e garanzie analogamente a quanto avviene per le istanze di rimborso Iva, oppure prevedendo controlli più serrati sulle domande di compensazioni superiori a 10mila euro o ancora obbligando i contribuenti a presentare l'elenco clienti fornitori in caso decidano di avvalersi della compensazione fiscale.
 
 
 
Problemi tecnici per i siti fiscali. Rinviata la scadenza degli elenchi Intrastat
Black out totale per i siti di Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nella giornata del 25 novembre 2013.

Come spiegato da un comunicato stampa delle Entrate, la causa è da imputare a problemi tecnici della Sogei: la società del Mef che cura i sistemi di automazione e informatizzazione delle suddette Agenzie.

Le conseguenze?

I contribuenti sono stati per quasi l’intera giornata completamente impossibilitati a comunicare con qualsiasi mezzo, anche tramite call center, con i suddetti siti internet fiscali.

Dunque, blocco totale per tutte le funzionalità fiscali: nessun accesso ai servizi di assistenza al contribuente, impossibilitato l'invio dei certificati medici dei lavoratori in malattia e l’inoltro degli altri modelli previsti per la giornata di ieri.

Neanche tramite il sito di Equitalia si è riusciti ad accedere ai servizi fiscali necessari: anche la Società di riscossione, infatti, non ha potuto garantire i servizi online, anche se è stato comunque possibile effettuare i versamenti e permettere ai contribuenti che avevano atti in scadenza di regolarizzare le loro posizioni.

Problemi più gravi invece sono stati avvertiti da parte dell’Agenzia delle Dogane, dato che per il 25 novembre era in programma la scadenza dell’invio degli elenchi Intrastat. A causa del disservizio riscontratosi è stato prorogato a oggi, 26 novembre, il termine ultimo per la trasmissione degli elenchi Intrastat.

In un breve comunicato stampa della stessa Agenzia, si legge che a causa dei problemi tecnici verificatesi gli adempimenti relativi alla scadenza degli intrastat “
si intenderanno regolarmente eseguiti anche se effettuati entro il 26 novembre 2013”.

Non hanno tardato ad arrivare le reazioni dei tanti professionisti che quotidianamente utilizzano i portali fiscali per l’invio delle informazioni e che devono costantemente misurarsi con i ritardi con cui l’Amministrazione finanziaria mette loro a disposizione gli strumenti informatici per operare, con conseguente difficoltà nello svolgere il proprio lavoro di assistenza fiscale ai contribuenti.
 
 
 
Professionisti
 
Corsia preferenziale e obiettivi comuni con il protocollo tra Ancl e Cnce
L'Associazione nazionale dei consulenti del lavoro e la Commissione nazionale per le casse edili, con comunicato stampa congiunto del 25 novembre 2013, rendono noto che il contenuto del protocollo d'intesa tra loro sottoscritto alla fine di luglio per migliorare i propri servizi ha raggiunto la piena operatività.

Si è infatti proceduto ad istituire un gruppo di lavoro avente come finalità lo studio e l'elaborazione delle procedure di semplificazione degli adempimenti, di analisi dei sistemi informatici in uso presso le Casse edili e della diffusione di risposte fornite dalla Cnce ai quesiti tecnico-organizzativi raccolti dai Consulenti del lavoro.

In particolare, l'attenzione è rivolta ai procedimenti necessari per portare a termine i diversi adempimenti amministrativi, a partire dal rilascio del Durc.

In ottobre, il tavolo tecnico Ancl-Cnce ha potuto rispondere in maniera risolutiva a vari casi particolarmente difficili da dirimere.

Il protocollo d'intesa consolida la collaborazione fra le due Associazioni, iniziata nel 2006 per affrontare le problematiche relative al settore edilizio.
 
 
Commercialisti, la nuova geografia dei Tribunali ridisegna anche quella degli Ordini
Con la riduzione dei Tribunali si disegna una nuova mappatura degli Ordini dei dottori commercialisti, che potrebbe essere caratterizzata da cancellazioni o risistemazioni, visto che gli Ordini sono correlati al Tribunale e comprendono i commercialisti con residenza o domicilio professionale nel circondario ad esso corrispondente.

Situazioni controverse potrebbero così verificarsi nei casi di procedure disciplinari con sanzione o anche nelle procedure elettorali,territoriali e nazionali, visto che, con il nuovo adeguamento, gli iscritti potrebbero essere ceduti o acquisiti, spostando di conseguenza voti. Diciassette gli Ordini che potrebbero essere cancellati, sedici quelli che vedrebbero il loro territorio ridisegnato.

Intanto, nel corso del forum
“La revisione negli enti locali” che si è tenuto a Napoli, il 25 novembre 2013, i dottori commercialisti dell'Odcec di Napoli evidenziano lo stato di incertezza che sta prevalendo in questo momento, sia per i contribuenti, con proroghe e rinvii vari quali quelli per l'Imu, sia per gli enti locali. Un punto fermo possono essere i commercialisti, disposti a dare il loro contributo.
 
 
 

 
 
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