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18/07/2013

EDICOLA dei Consulenti del Lavoro
a cura della Fondazione Studi CNO
 
Economia
 
Con alcune novità, si avvicinano alle Aule i DL del fare e occupazione giovanile
In fase di preparazione del testo da portare alla discussione dell'Aula, prevista per lunedì 22 luglio 2013, il decreto legge n. 69/2013 (decreto del fare) si presenta aggiornato dagli emendamenti approvati dalle Commissioni bilancio e affari costituzionali della Camera.

Le novità introdotte interessano il documento di regolarità contributiva (Durc), che sarà valido per i contratti pubblici diversi da quelli per i quali è stato espressamente richiesto e avrà validità di 120 giorni.

Avranno invece tempo 30 giorni coloro che ricevono la comunicazione preventiva per il fermo macchine per dimostrare che il bene mobile è strumentale all'attività di impresa o della professione.

Un emendamento interessa i circa 400mila lavoratori in stato di disoccupazione e senza cassa integrazione: non avendo più un sostituto d'imposta, potranno rivolgersi ad un Caf, entro il mese di settembre, per ricevere eventuali crediti fiscali.

Toccata anche la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, con l'incremento da 5 a 10 del numero dei lavoratori necessari per individuare aziende e cantieri a cui applicare le nuove semplificazioni; inoltre, i cantieri temporanei o mobili che svolgono piccoli lavori, se non esposti a rischi, non saranno soggetti alle misure previste dal D.Lgs n. 81/2008. Fornite precisazioni sulle caratteristiche e competenze che dovrà avere l'incaricato per la sicurezza, che potrà sostituire il Documento di valutazione del rischio.

Sarà esaminato dall'Aula di Palazzo Madama, martedì 23 luglio 2013, il decreto per la promozione dell'occupazione giovanile (DL 76/2013), che nel suo percorso è stato aggiornato da un emendamento che porta al 70% la dote riservata al datore di lavoro che assume un lavoratore beneficiario dell'Aspi.

Il beneficio della decontribuzione è confermato per l'assunzione di giovani svantaggiati privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e privi di diploma di scuola media superiore o professionale, mentre - vista la poca chiarezza dal punto di vista giuridico - si prevede la soppressione del requisito per il quale i giovani svantaggiati devono vivere soli con una o più persone a carico. L'incentivo non è concesso all'impresa che assume un lavoratore dopo averlo licenziato. Esclusi i contratti di lavoro domestico per colf e badanti.

In materia di Expo 2015, gli emendamenti sulla maggiore flessibilità non sono valutati in attesa di un'intesa tra le parti sociali alle quali il Ministro del lavoro, Giovannini, ha fissato il termine del 15 settembre 2013.
 
 
Enti locali | Fisco
 
Conversione in legge per il decreto di sospensione dell'Imu
E' giunta la conversione in legge del Dl “Imu-Cig”: l'Aula del Senato ha dato l'assenso definitivo con 245 voti favorevoli, 3 contrari e 16 astensioni.

Il
decreto-legge n. 54/2013 era stato varato per bloccare temporaneamente il versamento della rata di giugno dell'Imu, su determinati immobili, disponendo la sospensione del tributo fino all'approvazione di un intervento legislativo di riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare.

Il provvedimento fissa il termine del 31 agosto 2013 come data per dare attuazione a tale operazione riformistica; se non dovesse essere rispettata, la prima rata dell'Imu dovrà essere versata entro il 16 settembre 2013.

Confermato per i viceministri, che sono anche parlamentari, ed i membri del governo, che beneficiano di altra indennità, il divieto di sommare i due stipendi.

Tra le altre disposizioni: il rifinanziamento della cig in deroga per il 2013 e la proroga a fine 2013 dei precari della pubblica amministrazione e del personale degli sportelli unici per l'immigrazione.
 
 
Fisco
 
Regime premiale per gli interessati dagli studi di settore - periodo 2012
Il decreto” salva Italia”, articolo 10, commi da 9 a 13, del Dl n. 201/2011, istituisce il "Regime premiale per favorire la trasparenza".

Per beneficiare del regime, i contribuenti che applicano gli studi di settore indicati nell’allegato n. 1 al provvedimento 82537/2013 del direttore dell’agenzia delle Entrate, oltre ad essere congrui e coerenti, devono aver fedelmente indicato i dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore.
 
 
Accertamento dei redditi sulla base dello scostamento di quanto dichiarato rispetto ai dati degli studi
Le rettifiche dei redditi d'impresa delle persone fisiche possono essere disposte dall'Ufficio anche sulla base dell'esistenza di gravi incongruenze tra i dati dei ricavi, dei compensi e dei corrispettivi dichiarati e quelli desumibili dagli studi di settore.

Ed infatti, l'amministrazione finanziaria, ai fini della ricostruzione del reddito, è legittimata ad utilizzare gli studi di settore sulla produttività media; i dati che emergono da questi ultimi, assumendo la valenza di idonea presunzione, determinano l'inversione dell'onere della prova a carico del contribuente.

E' quanto spiegato dai giudici di Cassazione – sentenza n.
17428 del 17 luglio 2013 – rispetto alla vicenda di un contribuente che era stato raggiunto da un avviso di accertamento ai fini Irpef, con il quale gli erano state irrogate sanzioni per infedele dichiarazione e irregolare tenuta delle scritture contabili.

Con particolare riferimento al valore delle fatture, gli Ermellini hanno spiegato come la loro idoneità a rappresentate operazioni rilevanti ai fini fiscali, venga meno in presenza di elementi che inducano a ritenere l'insussistenza della corrispondente prestazione commerciale; ne consegue che, in dette ipotesi, è il contribuente a dover dimostrare l'effettiva esistenza delle operazioni rappresentate.
 
 
Dati rilevanti, nuove specifiche per rimediare agli errori bloccanti
L’agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 86932 del 17 luglio 2013, corregge:

- alcune specifiche tecniche per la trasmissione dei dati rilevanti ai fini degli studi, rimediando agli errori bloccanti,

e le istruzioni dei modelli 2013.

Si evidenzia il chiarimento in merito ai lavoratori autonomi ex minimi. Al fine di evitare problemi con i controlli di coerenza, i lavoratori citati devono compilare il rigo V01 del modello. Ciò permette al sistema di controllo di imputare eventuali disallineamenti, tra i modelli di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore per il 2013 ed il modello Unico 2013, alle particolari modalità di determinazione del reddito che hanno interessato gli ex minimi nel pregresso.
 
 
Da Equitalia, i nuovi servizi di pagamento ed estratto conto online
Equitalia, con il comunicato stampa del 17 luglio 2013, informa che sono stati ampliati i servizi online del proprio sito web.

Ora, in tutto il territorio nazionale di competenza Equitalia, che esclude la Sicilia, è possibile pagare cartelle ed avvisi semplicemente collegandosi al sito internet di Equitalia (www.gruppoequitalia.it), entrando nella sezione “Paga on line” ed inserendo il codice Rav di 17 cifre, l'importo e il codice fiscale dell'intestatario, il quale, al termine dell'operazione, riceverà il riepilogo e la relativa ricevuta di pagamento.

Il servizio risulta sempre attivo e, qualora vi fosse un ritardo del pagamento, l'importo sarà ricalcolato in automatico. L'operazione non è disponibile solo per quelle cartelle che siano interessate da una procedura, come, ad esempio, il fermo amministrativo, l'ipoteca, ecc.

Un ulteriore sevizio messo a disposizione è l'estratto conto online, attraverso il quale i 650 mila cittadini che vi accedono ogni mese possono monitorare, sempre e a qualsiasi ora, la propria situazione debitoria. Per accedervi, è possibile utilizzare nome utente e password, messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate o dall'Inps, oppure avvalersi della Carta nazionale dei servizi.

Chi volesse effettuare il pagamento, a seguito del controllo delle cartelle, deve selezionare le cartelle interessate e creare il codice Rav, da utilizzare, entro la giornata, per effettuare il pagamento sul sito del Gruppo, attraverso la rete bancaria o dei tabaccai, o il servizio di home banking personale.
 
 
Immobili
 
Ok all'agevolazione prima casa se il mancato trasferimento entro i 18 mesi dipende da causa di forza maggiore
Secondo la Corte di cassazione - sentenza n. 17442 del 17 luglio 2013 - la sopravvenienza di una causa di forza maggiore in un momento successivo rispetto a quello di stipula dell'atto di acquisto dell'immobile stesso, che impedisca il trasferimento della residenza entro i 18 mesi previsti dalla normativa, non determina il venir meno, in capo al contribuente, del diritto ad usufruire del relativo beneficio.

Ed infatti, – si legge nel testo della decisione - nella valutazione della realizzazione dell'impegno di trasferire la residenza, “
elemento costitutivo per il conseguimento del beneficio” e vero e proprio obbligo per il contribuente nei confronti del Fisco, non può non tenersi conto “della sopravvenienza di un caso di forza maggiore, cioè di un ostacolo all'adempimento dell'obbligazione, caratterizzato dalla non imputabilità alla parte obbligata dell'evento”.
 
 
Lavoro
 
Debiti contributivi: la disciplina per rateizzarli
Il regolamento – approvato con le determinazioni n. 229/2012 e n. 113/2013 - che disciplina la rateazione dei debiti contributivi maturati, rappresenta l'unico testo valido in materia. Lo illustra ampiamente l'Inps con circolare n. 108 del 12 luglio. In essa, viene specificato che l'accettazione del piano di ammortamento avviene, da parte del debitore, con il pagamento della prima delle rate previste. Ma il mancato o parziale versamento di tale rata produce la revoca del piano stesso con il divieto di proporre, per i medesimi debiti, una nuova domanda di dilazione.
 
 
Credito d'imposta da assunzioni revocato in caso di licenziamento
La Sezione tributaria della Corte di cassazione, con la sentenza n. 17431 depositata il 17 luglio 2013, ha rigettato il ricorso avanzato dal titolare di un'impresa edile contro la decisione con cui, in sede di appello, era stata confermata la revoca del credito d'imposta dallo stesso goduto ai sensi dell'articolo 4 della Legge n. 449/1997 per l'assunzione di dipendenti per l'anno 1998, in quanto i nuovi cinque lavoratori assunti erano stati tutti licenziati tra il 1999 il 2000.

Nel testo della decisione, i giudici di legittimità hanno ricordato come la normativa citata condizioni espressamente l'applicazione dei benefici al mantenimento, nel periodo agevolato, del livello occupazionale raggiunto con le nuove assunzioni.

Nella specie – ha continuato la Corte - non poteva attribuirsi alcuna rilevanza alla circostanza indicata dal ricorrente per giustificare il licenziamento e relativa al provvedimento di sospensione dei lavori adottato dalla stazione appaltante.

Secondo il Supremo collegio, ossia, detta circostanza non integrava un'ipotesi di causa di forza maggiore non imputabile alla volontà del datore; ed infatti, la sospensione dei lavori disposta dall'appaltante non poteva determinare, di per sé, la cessazione dell'attività di impresa.

Di conseguenza, il licenziamento dei dipendenti neo assunti andava, nella specie, ricondotto esclusivamente ad una libera scelta del datore.
 
 
 
Ipotesi di accordo CCNL Comunicazione pmi (grafica, informatica, servizi innovativi) del 02/07/2013
In data 2 luglio 2013 Unigec Unimatica, Unimatica Confapi e Confapi e Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno siglato l'ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per i dipendenti della piccola e media industria della comunicazione dell'informatica, dei servizi innovativi e della microimpresa. Il contratto decorre dal 1° luglio 2013 e scade il 30 giugno 2015.
Il presente CCNL potrà essere applicato su richiesta delle imprese anche ai dipendenti delle microimprese, come definite nel protocollo di intesa aggiuntivo al campo di applicazione del ccnl, non rientranti nel campo di applicazione dei ccnl del sistema Confapi.
 
 
 
Semplificazione Inps in arrivo: "Regolarità contributiva online", dal 22 per quasi tutti
Con messaggio 11512 del 17 luglio 2013, l’Inps informa che è disponibile, in via sperimentale, la procedura telematica per la verifica della propria “Regolarità contributiva online”.

Il percorso: Servizi on line e, per tipologia di utente, Aziende, consulenti o professionisti.

Si spiega che l’accesso, per il momento, non è consentito e a tutti i contribuenti, ma dal 22 luglio 2013 sarà a disposizione di quasi tutti i responsabili dell’adempimento contributivo (titolari/legali rappresentanti) o i loro delegati o intermediari autorizzati, ossia in possesso del pin. Gli interessati: iscritti alle gestioni lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi (artigiani e commercianti), committenti di co.co.co. e/o co.co.pro. (gestione separata).

Saranno evidenziate anche le attività di recupero dei crediti, tra cui quelli affidati agli agenti della riscossione.

La procedura non interroga, in questa fase, gli archivi della Gestione Agricoltura. Pertanto, se si tratta di un contribuente con due posizioni (come datore di lavoro o di lavoratore autonomo), una appartenente al settore agricolo, nella sezione di dettaglio viene esposta l’informazione dell’esistenza di una posizione che dovrà essere oggetto di verifica a parte.

La prima utilità che emerge è quella del controllo preventivo della posizione debitoria ai fini del rilascio del Durc (evitando il preavviso di accertamento negativo), ma anche della segnalazione di eventuali disallineamenti delle informazioni in possesso dell’Istituto. Si ricorda che la circolare Inps 108/2013 ha illustrato le novità sulla dilazione anche in riferimento ai debiti maturati durante una precedente rateizzazione.
 
 
Professionisti | Fisco
 
I Consulenti del lavoro chiedono la proroga per il 770
Il Consiglio Nazionale dei Consulenti del lavoro, con la lettera del 17 luglio 2013, indirizzata al Direttore dell'Agenzia delle entrate Attilio Befera, chiede la proroga del termine stabilito al 31 luglio 2013 per la trasmissione telematica delle dichiarazioni, senza che aziende e professionisti debbano corrispondere "oneri per un ritardo a loro certamente non imputabile".

La richiesta viene posta a seguito del rinvio dei pagamenti di Unico 2013, che ha comportato l'allungamento dei tempi di lavoro.
 
 

 
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